"Sembrava impossibile...". Una gioia incontenibile, una rete impensabile e il "dio del calcio" ha voluto che a segnare fosse proprio lui, Marco Sau. Il nastro che torna indietro nel tempo, al 2012, quando questi gol erano quasi pane quotidiano per Pattolino, che all'epoca sembrava pronto a prendere la pesante eredità di Gianfranco Zola nel cuore di tutti i tifosi sardi. La storia ha avuto un altro corso, ma l'urlo era strozzato in gola per troppo tempo, dallo scorso febbraio, per chi come Sau ha dato sempre del "tu" al gol. Prima di stasera le reti in campionato erano 99, tra serie C, B e A, più 9 in coppa: il centesimo si è fatto aspettare...
In mezzo di tutto: la sfortuna, gli infortuni, le voci di addio e per ultime anche spiacevoli vicende familiari. La rete contro la Roma una bottiglia di champagne stappata con quasi tre settimane d'anticipo, perché adesso Marco si è sbloccato: in Sardegna sperano tutti per una nuova tappa della sua carriera. A Cagliari in molti ne sono convinti, pazienza se tutto arriva con sei anni di ritardo, lui idolo lo è sempre stato, anche quando la palla non voleva saperne di entrare.
Fuori Pavoletti nel pre-gara tutti si aspettavano Sau in campo, invece Maran ha deciso per Cerri. Il Cagliari al 75' era sotto di due gol contro la Roma padrona del campo e il pubblico chiedeva a gran voce l'ingresso del bomber di Tonara. Il resto è già storia, di quelle belle e impossibili. Sotto di due giocatori, al 95' la palla è capitata proprio tra i piedi del 25 che stavolta non ha sbagliato, come troppo spesso accadeva nel recente passato. Qualcuno da lassù ha voluto così: il dio del calcio? Per Sau i ringraziamenti sono da fare a qualcun altro "il gol è per Davide Astori". Chapeau.