Il Mondiale migliore di sempre, poi il buio. L'Olanda si è spenta, implosa dopo un terzo posto memorabile in Brasile. Le giocate di Robben, il volo di van Persie... puff, scomparsi in un istante. Da quell'estate, un black out che rende difficile la vita a chi è a caccia di precedenti, a chi prova a darsi spiegazioni. Generazioni di giovani promettenti - già, peraltro, a pieno servizio nel 2014 - in due anni non sono riuscite a supplire alla necessità di riposo del grandi: l'ex attaccante di Arsenal e United è a fine carriera, così come gli Sneijder, i Kuyt e compagnia. Ora, la verve forse-troppo-anarchica dei classe '90 e l'incapacità di gestione dei nuovi CT rischia di far saltare nuovamente il banco. E intanto la nazionale è sprofondata al 26º posto del ranking FIFA. 11
Se è vero che il disastro nelle qualificazioni di Euro2016 era da dimenticare molto presto, sembra invece ancora più vivo che mai. Il passo falso si protrae, come dimostrato dalla terribile prestazione di giovedì sera contro la Grecia, nell'amichevole persa 2-1. Match che ha fatto ricomparire i fantasmi intorno alla figura di Danny Blind, uomo dei record al contrario. Con lui - chiamato a sostituire l'altrettanto disastroso Guus Hiddink, incapace di gestire il post Mondiale - dal settembre 2015 la nazionale olandese ha vinto solo il 54% delle partite. Con tanto di Europeo mancato (non totalmente per sua colpa) e quattro ko su quattro nelle gare casalinghe. In sostanza: ad Amsterdam l'Olanda non ha mai fatto punti e l'ex Ajax è il secondo CT peggiore di sempre.
E allora pare giusto chiedersi: quanto tornerà il bel gioco oranje, con la sua frizzante linea verde invidiata da tutta Europa? Da martedì - forse troppo presto - inizierà anche la scalata verso i Mondiali del 2018. Il girone con Francia e Svezia non promette nulla di buono, viste le premesse. Il nuovo ciclo biennale è iniziato ancora con il piede sbagliato, ora la maturazione della classe del 2014 dovrà necessariamente dare i suoi frutti. Altrimenti, ci saranno nuovi tempi bui e conseguentemente nuovi esoneri. Danny Blind rischia (van Basten e Advocaat, suoi ex assistenti, hanno già preso nuove strade), e con lui tutto un movimento.
Top11 2014: Cillessen; Janmaat, De Vrij, Vlaar, Martins Indi; De Guzman, De Jong, Blind, Sneijder, Robben, Van Persie.
Top11 2016: Cillesse; Vlaar, Willems, Blind, Bruma; Strootman, Wijnaldum, Sneijder, Promes, Berghuis, Janssen.