La Ternana di Pochesci torna a vincere dopo quasi due mesi e mezzo. Non poteva accadere in modo normale, probabilmente. Alla fine il calcio è magia e dietro a quella palla che gira la banalità è un concetto sconosciuto. E chi questa sera ha avuto la fortuna di assistere al match del Liberati non si è annoiato di certo. La Pro Vercelli di Atzori, alla prima sulla panchina dei piemontesi, si arrende per 4 a 3. Ma, forse, sarebbe meglio dire si arrende ai colpi di uno scatenato Adriano Montalto, che devasta gli avversari con un poker personale alla Van Basten. Quattro anche le occasioni che gli sono capitate e che ha saputo finalizzare al massimo. Bomba dalla distanza, colpo di testa e diagonale preciso. Insomma, l'attaccante classe 1988 oggi ha segnato in tutti i modi possibili.
Ma il suo non è l'unico esempio. In un campionato pazzo come la Serie B, dove i gol sono all'ordine del giorno, c'è già stato qualcuno che si è portato il pallone a casa dopo un bel poker personale. Nel 2014, per esempio, fu il turno di Pablo Granoche, che con il suo Modena fece impazzire il Crotone, regalando ai compagni un successo che allo Scida mancava da 13 anni. Finisce 1 a 4 per gli ospiti in quel 29 novembre, con l'attaccante uruguaiano che sblocca la gara con un colpo di testa dal limite e conseguente papera del portiere Bajza. Poi altri due colpi aerei vincenti e quarta rete con un tocco di destro ravvicinato sul secondo palo.
Facciamo un salto ancora indietro, al 18 dicembre del 2010. Si gioca Sassuolo- Frosinone, con gli emiliani che si impongono per 5 a 3 grazie ai quattro gol di Daniele Martinetti. L'attaccante romano nel 2013 ha appeso le scarpettte al chiodo, ma non potrà mai dimenticarsi di quella ventesima giornata di campionato. In due anni con il neroverde addosso segnerà ventidue reti in circa ottanta presenze. In 90' minuti ne ha messe a segno quasi un quinto. La bellezza del calcio
Qualche mese prima, l'11 ottobre del 2010, Pablo Andrez Gonzalez si era fatto notare per la stessa identica impresa. Ad Udine si gioca Portogruaro-Novara, con i padroni di casa vera e autentica sorpresa del campionato alla ricerca del quarto successo consecutivo davanti ai propri tifosi. Ma non avevano fatto i conti con i piemontesi e il loro attaccante, in piena giornata di grazia. Il fratello minore dell'ex interista Mariano Gonzalez piega la difesa avversaria con una tripletta nel primo tempo e il gol del 10 e lode nella ripresa. E dopo ogni rete l'esultanza è sempre la stessa: mani intorno al bacino e movimenti da surfista.
Andiamo con i ricordi all'anno precedente. Il 9 febbraio del 2009 va in scena lo scontro salvezza fra Cittadella ed Avellino, dove gli irpini affondano sotto i colpi di uno scatenato Riccardo Meggiorini. Prima la deviazione vincente di testa su scodellata di Teoldi, poi il tocco ravvicinato e a botta sicura nella ripresa su assist di Bonvissuto. Infine tiro al volo di destro su cross di Oliveira e azione di potenza che non lascia scampo al povero Gragnaniello.
Ma qualcuno ha addirittura fatto meglio di tutti. Stagione 1994-1995, il Palermo espugna Lecce e lo fa con un umiliante 7-1. Una domenica calda quella in cui i pugliesi perdono clamorosamente la prima di dieci partite casalinghe, per poi retrocedere a fine anno. Passano appena quattro minuti e Sasà Campilongo segna di testa il primo dei cinque gol che, a fine match, porteranno il suo nome. Grandissima azione personale per la doppietta, tripletta avendo saltato prima due uomini con tanto di botta dal limite, quarto e quinto gol in contropiede. "La palla sembrava venire sempre da me" disse l'ex attaccante napoletano. Sì, perché delle volte a guidarti è la magia. Proprio come è successo ad Adriano Montalto stasera contro la Pro Vercelli.