Dopo mercoledì serviva una conferma, “contro un avversario che non merita assolutamente la classifica che ha” le parole dell’allenatore alla vigilia del match di Marassi.
E Claudio Ranieri quella conferma l’ha cercata a partire dall’undici sceso in campo dal primo minuto al Ferraris: ancora out Quagliarella (miglior marcatore della squadra ma a secco dal 2-2 di Torino con i granata) e Antonio Candreva (dopo il ‘caso’ di inizio settimana rientrato ieri grazie alle scuse del giocatore e al lavoro diplomatico di Ferrero e del ds Osti, con l’ex Inter convocato e in panchina pronto a sfruttare un’eventuale occasione).
Maglia da titolare, invece, rispettivamente per Nino (La Gumina), come lo chiama a ripetizione durante tutta la partita Ranieri per teleguidarlo nei movimenti in attacco, e Mikkel Damsgaard, il talentino danese capace di conquistare tutti già dalle prime uscite in blucerchiato. Tanto movimento, sacrificio e abnegazione per il primo, che non trova la via del gol ma (anche se involontariamente) mancando l’appuntamento con la rete ha il merito di regalare l’assist per il raddoppio della Samp. Solita partita di qualità e quantità invece per Damsgaard, che alla prima vera occasione sblocca il match del Ferraris.
CAMBIO DI CORSIA: MIKKEL JOLLY (NON PIÙ) A SORPRESA
Grazie ad uno scambio di corsia pensato e suggerito poco prima da Sir Claudio: “Mikkel vai a destra, Kuba spostati a sinistra” le indicazioni di Ranieri per rendere più pericolosa la sua Samp negli ultimi trenta metri, suggerimenti che portano immediatamente all’assist dalla sinistra di Jankto per l’appoggio in rete del centrocampista acquistato a gennaio dal Nordsjælland per sei milioni e mezzo di euro (cifra record per il club danese).
Secondo gol stagionale dopo quello alla Lazio per il nuovo Jolly blucerchiato, ormai non più una sorpresa ma una garanzia, che con le due reti e i due assist di questo campionato è diventato uno dei tre centrocampisti nati a partire dagli anni 2000 ad aver preso parte ad almeno quattro gol nei top 5 campionati europei 2020/21, insieme a Florian Wirtz del Leverkusen e Giovanni Reyna del Dortmund (dati Opta).
Numeri da grande per il ragazzo allena ventenne maglia numero 38 sulle spalle (la sua 27 era già occupata dal suo nuovo capitano): il gol di oggi ha permesso anche alla Sampdoria di andare a segno per la quattordicesima partita in casa, ancora una volta con un centrocampista. Sei quelli già andati a rete in questa stagione, e Samp squadra che ne ha mandato di più in gol in questo campionato.
Dalla fascia destra a quella sinistra, è sempre sull’asse Jankto-Damsgaard (con la compartecipazione di La Gumina) che arriva anche il raddoppio del Doria: assist dalla destra di Damsgaard, girata di La Gumina che non sfrutta la giocata del numero 38 ma serve il pallone del raddoppio all’ex Udinese. Quarto gol in campionato per il ceco, meglio di lui nella Sampdoria solo Capitan Quagliarella a quota cinque.
QUAGLIARELLA FA NOVANTA... IN BLUCERCHIATO
Fino al minuto 63 di Sampdoria-Crotone: corner di Ramirez (entrato per Verre), tocco di Ekdal ad indirizzare il pallone sul primo palo, tocco di testa di Quagliarella per il 3-1 finale. Sesto gol in questa stagione per il numero 27, novantesimo maglia della Sampdoria sulle spalle, il numero 170 in Serie A (quattro quelli che lo distanziano da Amedeo Amedei nella classifica dei giocatori che hanno segnato più gol in A): tutto nel giorno delle 200 presenze in blucerchiato nel massimo campionato dell’attaccante classe 1983, che torna ad esultare tre settimane dopo l’ultima volta (il 2-2 di Torino in casa dei Granata alla nona giornata).
“Io vorrei giocare sempre titolare anche a 50 anni, poi è giusto che il mister faccia le sue scelte e io le accetto serenamente. - le parole dell’attaccante a Sky Sport a fine gara - Una data di scadenza per questo Quagliarella? Non lo so, io gioco finché sto bene. Ho un patto con il presidente: lui a fine anno mi chiede come sto, io rispondo e se sto bene rinnovo.
Da 4 anni facciamo così”. Una formula ormai rodata, l’ennesima risposta Fabio l’ha data in campo: quinto successo della stagione per la Sampdoria, che dopo le tre vittorie consecutive con Fiorentina, Lazio e Atalanta aveva vissuto un vero e proprio blackout (solo due i punti in sei gare nonostante le prestazioni: i pareggi con Genoa e Torino a intervallare i ko con Cagliari, Bologna, Milan e Napoli).
A Verona la vittoria a riaccendere la luce, in pieno ‘caso’ Candreva, rientrato immediatamente con il ritorno tra i convocati del numero 87 subito protagonista appena entrato in campo per i minuti finali: pochi giri d’orologio e dal suo piede parte l’assist per il gol che sarebbe stato il numero 91 di Quaglia a Genova, annullato dal Var per una posizione di fuorigioco. Una decisione che però non ha rovinato la festa della Sampdoria, il risultato non è cambiato più.
“La continuità della Sampdoria è quello che cerco: - così Ranieri dalla pancia del Ferraris a fine gara - l’inizio è stato traumatico, ci sono state quelle tre vittorie importanti e poi giocavamo bene, ma perdevamo. Ora cerchiamo di riprendere il nostro cammino”. Tra numeri, statistiche da aggiornare e tensioni ormai superate, la Samp ha trovato le conferme che cercava.