Una lunga carriera costellata di vittorie e trofei, chiusa dove tutto è iniziato per cominciarne una nuova da allenatore. Mark Van Bommel e il Psv, un amore eterno solo stoppato per qualche anno, prima di rifiorire e scoppiare nuovamente a distanza di tempo.
Gli esordi da ventenne, sei stagioni intense e poi il passaggio a Barcellona, seguito dalle avventure a Monaco e Milano (sponda Milan), prima di tornare in Olanda a chiudere la carriera. Adesso allena il Psv e si prepara per la sfida di Champions contro l'Inter: "Ho vinto in Europa col Barça e, contro l’Inter, ho perso la finale del 2010. Affrontarla col Psv è speciale. Per me si tratta di un piccolo derby, quella finale di Madrid ancora mi fa male. La squadra di Mourinho era tatticamente perfetta, non riuscimmo a contrastarla. Con il Milan poi mi presi la mia rivincita, vincemmo il derby 3-0 nel 2011 e poi arrivò lo scudetto".
Il presente si chiama Psv, Van Bommel svela i segreti della sua squadra: "Questo club è una famiglia, in campionato siamo primi a punteggio pieno ma le cose possono cambiare velocemente. In Champions siamo stati poco fortunati, temo tutte e tre ma nessuna partita è scontata. Per prima cosa voglio i 3 punti, sempre. Li desidero anche quando non riusciamo a giocare bene. La cosa più importante nel calcio è vincere, tutto il resto è secondario".
Infine, Van Bommel regala un commento su Gattuso e Allegri: "È uno dei più forti con cui ho giocato, poi come come allenatore sta facendo bene, ma finora ha avuto poca fortuna. Nonostante questo, posso dire che ha ottime idee. Allegri? Capisce di calcio, ma non so se basta Ronaldo per essere favoriti per la vittoria della Champions".
L'intervista completa sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola...