Metro blu, linea 10. Fermata: estadio Santiago Bernabeu. Una sola rampa di scale mobili non basta per quel fiume di gente che spinge verso l'uscita, tra turisti, tifosi e madrileni post pranzo domenicale. E quando il naso spunta fuori, ecco lo stadio del Real, maestoso. È tempo di Liga e di Real Sociedad ma i diversi cartelloni con il logo del Napoli e la scritta "sold out" che circondano il contorno blanco ricordano una Champions che sta per arrivare. Tant'è che sono bastate solo / quasi due ore ai tifosi del Napoli per comprare tutti i due mila biglietti messi in vendita sul sito web del Napoli. Il leader di questo Real firmato Zidane è uno solo e porta la fascia al braccio: Sergio Ramos. È lui a guidare i suoi, fin dal riscaldamento. Parla, consiglia, spiega. A Ronaldo solo una pacca sulla spalla perché "fai come sai". Ergo: fai come sempre. La differenza. Poco prima del fischio d'inizio ecco l'elenco delle formazioni sul tabellone luminoso e curioso come i nomi dei calciatori vengano inseriti anche in cinese. Globalizzazione. E marketing. Il Bernabeu applaude tutti tranne uno, Danilo. Sibili per lui. Perché "non ha mai convinto" riferisce qualcuno in tribuna. Ma la partita contro La Real dirà altro. Il brasiliano parte forte e salva i suoi in un paio di occasioni.
Ronaldo entra in scena solo dopo mezz'ora ma basta e avanza: assist geniale per Kovacic che fredda Rulli da pochi passi. La Real Sociedad tiene sempre il possesso palla ma sono i ragazzi di Zidane a chiuderla proprio con il pallone d'oro. Sul finale la chiude un Morata applauditissimo e amatissimo che sostituisce Benzema e timbra il cartellino fissando il risultato sul 3 a 0. È la dimostrazione di quanto questa squadra sia competitiva, la rivincita delle seconde linee, con Kovacic, Vazquez, Danilo e Morata protagonisti in Liga che si candidano ad un posto da titolare anche per il prossimo attesissimo evento di Champions. Il campionato sorride alle merengue, tre punti e prove di fuga in testa con il Barcellona sempre più distante. E il Napoli nel mirino. Avvisato.
Di Matteo Moretto e Marco Notaro