"Pronto, presidente?". "Non lo sono più", rispondeva la voce un po' seccata. "Sì lo so, ma per noi è sempre il presidente. Le va di dire due parole su Hamsik?". "Chiamate da Napoli, vero? Ci avrei giurato! Sempre di Hamsik volete sapere. Comunque va bene, mi dica". Gino Corioni era così. A volte poteva sembrare burbero ma sempre gentile e disponibile. Le sue interviste nelle radio e più in genere ai media napoletani non si contano. Era il riferimento principale su Marek Hamsik.
Per lui il capitano del Napoli era un po' come un figlio. Un fiore all'occhiello da portare con orgoglio. Preso quasi bambino nel suo Brescia, non poteva che diventare un pezzo di cuore dell'ex presidente scomparso a 78 anni. Lo diede a malincuore a De Laurentiis, che "fresco" di entrata nel mondo nel calcio era alle prese con la sua prima vera scommessa. Era il 2007: si affidò all'esperienza di Pierpaolo Marino che su Hamsik ci mise la mano sul fuoco da subito, ma fu il patron del Napoli a trattare con Corioni. Da quella stretta di mano un rapporto che è rimasto sempre intenso: "Ho incontrato Gino moltissime volte ed abbiamo spesso concluso operazioni di mercato. Il mio ricordo è quello di una persona di grande signorilità e onestà".
Non solo Hamsik, ma anche altri affari col Brescia: un canale sempre aperto fin quando c'era Corioni al comando. Era innamorato del calcio: il suo stile fu da esempio anche per De Laurentiis, che così lo ha ricordato: "A nome di tutto il Napoli partecipo commosso al cordoglio della famiglia Corioni per la scomparsa del Presidente Gino".
Mancheranno i suoi aneddoti e le sue parole espresse anche con durezza per rispondere alle critiche contro il suo pupillo: "Hamsik vede la porta meglio di tanti attaccante e ha un senso della posizione che pochi centrocampisti hanno. Pochi mesi dopo la cessione al Napoli mi chiamarono dall'Inghilterra per dirmi che De Laurentiis aveva rifiutato 35 milioni. Io risposi che Hamsik non ne valeva neanche 50, ma molti di più".
"È stato un grande uomo di sport e una figura di spessore del calcio italiano". Così il numero uno del Napoli Aurelio De Laurentiis, attraverso twitter, ha espresso il proprio cordoglio per la morte dell'ex presidente del Brescia: il calcio e il mondo dell'imprenditoria perdono una figura importante che ci mancherà. Ciao Gino". Affari, amicizia e non solo: quelle chiacchierate telefoniche a parlare di calcio saranno sempre un dolce ricordo.