"Gerarchie azzerate" e "controllo della condizione dei giocatori". Walter Mazzarri è stato chiaro in conferenza stampa: lunedì alle 21.00 si gioca contro il Parma e dopo la vittoria contro il Milan l'allenatore ha a disposizione un gruppo con il morale molto più alto rispetto a prima. Le due sconfitte consecutive, contro Lecce e Sampdoria, erano state un duro colpo; la vittoria in rimonta con la squadra di Giampaolo ha aiutato, ma il gruppo è in parte "stanco", e le valutazioni su chi schierare continueranno fino a poche ore dalla partita.
I dubbi partono già dal modulo: non è detto che venga riproposto lo schieramento a tre punte, con Verdi, Belotti e Zaza. Quest'ultimo, infatti, potrebbe tornare in panchina, per lasciare il posto a Berenguer e riproporre un Torino un po' meno offensivo. Ma al di là dell'attacco, le valutazioni riguardano anche la difesa. Lyanco dopo due partite da titolare potrebbe finire in panchina, e il ballottaggio è tra Djidji, Bonifazi e Nkoulou, la cui presenza dal 1' ancora non è certa. A completare il reparto davanti a Sirigu, sempre confermati Izzo e Bremer.
A centrocampo, De Silvestri potrebbe rifiatare, per lasciare la fascia a Aina. A sinsitra pronto Ansaldi a tornare titolare, con Baselli e Rincon ancora in mezzo, soprattutto se dovessere essere confermata la maglia da titolare a Berenguer. Lo spagnolo non farebbe solo da trequartista, ma da mezzala aggiunta nei movimenti difensivi. In panchina, invece, Lukic (torna da un infortunio e sta valutando con il Torino se rinnovare il contratto) e Falque: per lui una possibile staffetta con Verdi. Ecco la probabile formazione.
Torino (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Djidji, Bremer; Aina, Baselli, Rincon, Ansaldi; Verdi, Berenguer; Belotti. All. Mazzarri
