Giovani ma neppure troppo. Grintosi, decisi, cattivi quanto basta. Personalità e qualità al servizio dello spettacolo, quello offerto da Juventus e Inter allo Stadium di Torino nell’andata della Primavera Tim Cup. Esultano i nerazzurri con la consapevolezza che non è affatto finita, nonostante l’1-0 firmato Mattia Bonetto alla mezz'ora del primo tempo. Tra un tackle vinto ed un inserimento in area avversaria, il centrocampista classe ’97 ha deciso il match con un pallone recuperato a centrocampo (errore di Bove) ed un coast to coast vincente con il destro che ha trafitto Audero e reso vano ogni tentativo di intervento da parte dei difensori avversari.
Ma il risultato è bugiardo e non descrive appieno le emozioni di Juve-Inter: novanta minuti di ritmi alti, idee tattiche, individualità notevoli ed anche altri due gol, annullati entrambi a Vadalà per offside. Proprio il talento ex Boca Juniors è l’altro speciale “uomo copertina” dello Stadium, sfortunato anche per due traverse colpite che hanno impedito alla Juve di riacciuffare un pari fondamentale in vista del ritorno. Vince l'Inter che con personalità ed "esperienza" (proprio così) difende il vantaggio anche grazie alla presenza di Gnoukouri e Manaj, già conosciuti ai più per qualche apparizione in prima squadra, asse centrale d'una squadra che ha saputo soffrire ma anche ripartire, non rinunciando mai ad attaccare per arrotondare il risultato. Appuntamento a San Siro mercoledì prossimo alle ore 19: si ripartirà dall’1-0 per l’Inter e dallo spettacolo di due squadre “baby” che hanno già tutto per diventare grandi in fretta.
A cura di Fabio Tarantino