Intervenuto a Sky Sport, Renzo Ulivieri ha discusso delle ultime novità in Figc, ancora alla ricerca di un successore di Tavecchio: “Il mondo del calcio non si poteva permettere degli errori come quelli fatti nella precedente gestione, siamo qui per rattoppare i buchi. Abbiamo fatto alcune proposte, tra cui Veltroni e Marani, il primo viene della politica e non era visto di buon occhio, mentre il secondo doveva essere preparato prima rispetto a nomi interni". Non si esclude un candidato proveniente dalle serie minori, seppur con qualche riserva: “Se ci fosse un candidato della Lega professionisti con l’appoggio giusto, noi dovremmo comunque considerare prima la persona e il suo programma, poi fare le nostre considerazioni. Abbiamo alcune perplessità e non siamo tranquilli, restiamo fermamente convinti possa funzionare anche con idee diverse dall’interno della Lega".
Tante colpe della gestione precedente, ma l’Associazione Italiana Allenatori non si dice sorpresa, a detta di Ulivieri: “Personalmente avevo previsto gli errori, quello non era il modo di fare e doveva essere gestita meglio, bisognava prevedere e studiare una soluzione tutti insieme. Non so se ci sarà un quarto nome, è sbagliato a fare considerazioni su possibili idee altrui, credo comunque proveranno a presentare un nuovo volto interno". Dopo aver fissato un termine massimo sulla possibile elezione del successore di Tavecchio - “Ancora un paio di giorni, poi dovrà essere trovata una soluzione, bisogna ammorbidire la propria posizione altrimenti diventa solo un voler supportare il proprio nome” - viene confermata la propria candidatura, seppur con meno rigidità: “Sosteniamo Tommasi e guardiamo quello che succede, una volta data la nostra idea poi non dobbiamo insistere troppo, le scorse riunioni sono state infruttuose anche per questo. Attualmente non sono ottimista, con tre candidati ci sono troppe discordanze, già se fossero due sarebbe più gestibile, ma si rischia comunque che diventi un puro scambio di voti. Con Malagò non c’è stata guerra, la Figc deve essere indipendente, ma in caso di estrema necessità può essere una soluzione anche affidarci al Coni”.