Sesta edizione del premio Bearzot. Il riconoscimento, istituito dall'Unione Sportiva ACLI, che premia il miglior allenatore italiano quest'anno va a Claudio Ranieri, l'allenatore del Leicester fresco vincitore della Premier League. Presso il Salone d'Onore del Coni oggi è stato consegnato il prestigioso riconoscimento all'allenatore romano poiché "ha confermato in questa stagione più che in altre, le sue straordinarie doti di maestro del calcio e motivatore instancabile, dimostrando come un gruppo coeso possa arrivare a risultati importanti, nonostante l'assenza di cosiddetti top-player", si legge tra le motivazioni.
Presenti alla premiazione, oltre al vincitore, Malago', Tavecchio, Abete, Montezemolo, Chantal e Alessandra Borgonovo e Dino Zoff. Nel corso dell'evento, spazio al ricordo di Cesare Maldini.
"Gli auguro di vincere un campionato del mondo con l'Italia", le parole di Carlo Tavecchio rivolgendosi a Ranieri ma parlando "in senso astratto", ha poi precisato. "Testimonial di Roma 2024: perché è romano, è un uomo di sport ed è un italiano vincente", parola di Montezemolo che ribadisce la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024. In seguito ha preso la parola Giovanni Malagò che ha annunciato che Ranieri riceverà anche la Palma d'Oro: "Hai dimostrato che i sogni si avverano - ha poi proseguito il numero uno del Coni -. Quindi, grazie Claudio".
Al momento della consegna del premio, Claudio Ranieri ha introdotto il momento clou dell'evento con qualche dichiarazione: "Posso soltanto ringraziare le persone che sono venute, i miei giocatori che mi hanno regalato una cosa incredibile. Dovevamo salvarci a inizio anno... La soddisfazione più importante? Sì, ma mi riallaccia a Cagliari, perché lì è stato il mio primo scudetto. Da lì c'è stato il volo che sta continuando. Nazionale? Conte sta facendo un grandissimo lavoro, mi dispiace che lasci la nazionale ma sono contento che verrà in Premier. Un rivale in più? Sì, ma questo è bello e poi è italianità". Ranieri inoltre devolverà i fondi del premio alla Fondazione Borgonovo, impegnata nella lotta contro la Sla: "Mi è sembrato doveroso, lo faccio veramente col cuore in mano. Per due volte fui scartato dalla Roma, ma non ho mai mollato. Herrera mi prese poi, per cui c'è sempre speranza. Poi ho fatto una cosa che non avrei mai pensato di fare: l'allenatore. Tutti siamo convinti di capirne di calcio. Mi sono detto: vediamo se so interagire con i miei giocatori. Mi sento sempre quello della Grecia ma non ho mai smesso di aggiornarmi, e questo è un insegnamento per voi ragazzi: non mollate mai, non pensate allo sport come qualcosa che vi fa avere soldi, ma come qualcosa che vi tiene uniti e vi fa sognare".
La moglie di Stefano Borgonovo, Chantal, ha dunque ricevuto la donazione per la Fondazione e con queste parole ha ringraziato Ranieri: "Stefano è sempre stato convinto che il calcio avrebbe ricoperto un ruolo importante nella lotta alla Sla - ha dichiarato - ed oggi un grande uomo di calcio l'ha dimostrato".