Dai, è tutto più facile con uno così. Semplice. Tanto ci pensa lui, Ibra. The King. Ovunque. Il vero conquistatore del pianeta calcio. Perché dove c’è lo svedese, c’è oro. Ad ogni età. Immortale? Chissà, ora sorge il dubbio. E il Manchester United adesso è finalmente una squadra vera. Cattiva, come il suo numero 9. Che al King Power Stadium ha deciso di ferire anche il Leicester. Un bello schiaffo a Ranieri, forte. E facile. Prima Mikhitarian, poi lui: Zlatan. Cross basso di Valencia, il re la gira col destro. Una sentenza. Easy. Poi la chiude Mata, finirà 3-0. Ah, c’è un record. ‘Premier history’. Perché a 35 anni e 125 giorni, Ibrahimovic è il giocatore più vecchio del campionato inglese a raggiungere quota 15 gol in Premier League. Contabilità ne abbiamo? 20 autografi personali in stagione. Top Player totale.
Vecchietto a chi? E non ditegli che è a fine carriera. Guai. Sì, “Ho conquistato l’Inghilterra … ci sono voluti tre mesi”. Già, quando l’attesa vale il desiderio. “Intanto Mourinho ha trovato la sua ricetta. E non è facile, quando hai così tanti campioni tra le mani”. Poco romanticismo, dritto al punto Zlatan. Sempre più al centro del progetto Red Devils. E ridefinirlo è impossibile. Ma ora Ibra è il sole attorno al quale ruotano i pianeti offensivi dello United. Ne beneficiano tutti: da Mikhitarian a Pogba, quest’ultimo sempre più avanzato dietro le punte. Il francese si aggira alle spalle del grande boss, il capo dei capi dei Red Devils. Che segna gol a raffica. Mettendo in riga i campioni di domani.
Alla faccia della carta d’identità. E poco importa l’età. Sempre carico, Ibra. Tra Svezia, Olanda, Italia e Francia. Everywhere. Insomma, fortunato chi lo ha. In Italia Juventus, Inter e Milan ringraziano, perché hanno assaggiato la sua potenza. Chi invece se lo gode da parecchio tempo è Helena: la moglie. Donna fortunata, sì. Soprattutto a giudicare dai regali che il suo re le fa: "Cosa hai regalato a tua moglie per Natale? - Niente, lei ha già Zlatan". Mai banale, forse immortale. This is Ibrahimovic.