Premier League, cosa è successo l'ultima volta che è morto il Re
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Data: 13/09/2022 -

Premier League, cosa è successo l'ultima volta che è morto il Re

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La Premier League dopo la morte della Regina Elisabetta II ha deciso di posticipare una giornata, ma nel 1952 dopo la scomparsa di Re Giorgio VI non fu così
La Premier League dopo la morte della Regina Elisabetta II ha deciso di posticipare una giornata, ma nel 1952 dopo la scomparsa di Re Giorgio VI non fu così

Da giorni la notizia principale è quella della morte della Regina Elisabetta II. Con la firma e il discorso del nuovo Re Carlo, in Inghilterra ha inizio un nuovo percorso monarchico dopo i 70 anni di regno di “Her Majesty”. La scomparsa di Elisabetta II ha inevitabilmente toccato lo sport e il calcio con il piano “London Bridge is down”, il programma cerimoniale per la morte della sovrana.  

La decisione della Premier League

Infatti nelle coppe europee, è stata rinviata Arsenal-PSV e la Premier League, dopo aver saltato un turno, ripartirà da venerdì 17 settembre. Campionato inglese che dunque torna in campo dopo il lutto fatta eccezione per tre partite: Chelsea-Liverpool, Manchester United-Leeds, Brighton-Crystal Palace. Un protocollo che però non era stata attuato con l’ultima morte di un re d’Inghilterra, ovvero il padre di Elisabetta II, Giorgio VI. 

  

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Il sovrano muore il 6 febbraio del 1952 a Sandringham House e anche in quel caso è stato istituito il lutto nazionale, ma la First Division (l’attuale Premier League) continua comunque a giocare. Infatti se le partite di rugby e hockey sono state sospese, il campionato inglese prosegue con la trentesima giornata della stagione 1951/1952 appena tre giorni dopo l’annuncio della morte del Re. Solo a Londra, centro nevralgico dei funerali reali anche a quel tempo, si giocarono ben tre partite, tra Fulham-Newcastle, Charlton Athletic-Bolton Wanderers e il derby Tottenham-Arsenal. 

"George" Robledo e il terzo titolo dello United

Partite che sono continuate ma sempre nel massimo rispetto, con il minuto di silenzio prima del fischio d’inizio su ogni campo e con i tifosi che hanno intonato cori solo per rendere omaggio al Re.  

Dopo quella giornata, il Manchester United era in vetta alla classifica e dopo qualche mese ha vinto il suo terzo campionato (e pensare che ora sono a quota 20). Con 33 gol è stata la bandiera del Newcastle Jorge “George” Robledo a vincere la classifica marcatori. Un risultato storico dato che il cileno è stato il primo giocatore nato fuori dal Regno Unito a vincere il titolo di capocannoniere.  

Gli anni passano e i protocolli cambiano, ma il calcio, che si fermi o no, sarà sempre nel cuore deigli inglesi, anche più della Corona. 



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