Il ko in casa del Parma da mettersi subito alle spalle, la Juventus di CR7 che sta per sbarcare a Marassi: meno uno al prossimo impegno in campionato del Genoa, con i riflettori del Ferraris sulla mission (sulla carta) impossible del Grifone. Novanta minuti che Cesare Prandelli dalla sala stampa del Signorini alla vigilia ha introdotto così.
Affrontiamo una squadra forte, fortissima: nel calcio però ci sono due fasi, quando hai la palla puoi cercare di fare qualcosa di importante. E questa è una partita che ci può dare questa consapevolezza, quando avremo la palla voglio vedere una squadra molto coraggiosa. La sconfitta di Parma non l’ho ancora digerita, dopo aver fatto un certo calcio e non essere riusciti a vincere, preferisco prendere un contropiede in più e non portare un risultato che non ci avrebbe dato nulla. Juventus sembra invincibile, ma non c’è mai una squadra perfetta, qualcosa lascerà e dovremo sfruttarlo".
Di Bello? Non ho mai visto una decisione presa cambiata, inutile essere plateale nelle tue rimostranze, il dato è che siamo la squadra più penalizzata dal Var: è uno strumento valido, andrà rivisto. Le novità saranno le interpretazioni che dai alla gara non sono gli interpreti, Kouamé più vicino alla porta? Sono situazioni provate ma non ti confermo nulla. Biraschi ancora out? Stanno lavorando tutti bene, chiaro che quando decido di far trovare Pereira perché voglio profondità e corsa e non a caso abbiamo fatto venti cross. Assenze? L’unico che non ci sarà e Favilli”. L’ultima battuta della conferenza è su CR7 in arrivo a Genova. “Se abbiamo preparato qualche gabbia? Pensare di ingabbiare un solo giocatore è qualcosa di impossibile per qualsiasi squadra, dovremo pensare al collettivo”.