Da Madrid a La Spezia, dalla Castiglia alla Liguria. Viaggio di piacere? Macchè… Vita da calciatore anzi, da Sergio Postigo! E perché no, senza scordarsi una tappa fugace in Emilia Romagna, giusto il tempo di timbrare il cartellino con un gol e via, di ritorno verso la Liguria. “Ma questo non poteva starsene in Spagna invece di segnare sempre a noi?”, si domanderanno i tifosi del Cesena. Sempre? Sì, perché l’eroe della serata dello Spezia nei playoff di Serie B, Sergio Postigo, di gol in Italia ne aveva realizzato solamente un altro e proprio al ‘Manuzzi’ di Cesena il 19 ottobre, in quella stessa porta.
Sergio Postigo mestiere difensore e non Sergio Postigo Collade ex attaccante dell’Espanyol, tra le altre: badare bene. “Quando scrivo Sergio Postigo su Google, nei risultati appare sempre prima il mio omonimo!”, aveva dichiarato col sorriso ai tempi del Leganes, prima di entrare definitivamente nel cuore delle ‘Aquile’. Strana storia la sua: nato e cresciuto nel Leganes di Madrid, nel 2012 passò all’acerrimo nemico Getafe per poi far ritorno proprio al Leganes, senza alcun tipo di risentimento. Sì, il ‘Derby de la risa’ o ‘Derby del sud di Madrid’, che certamente non è nemmeno lontanamente paragonabile a Real–Atletico, ma che pur sempre derby è. Lui, dal canto suo, l’ha giocato con entrambe le maglie, senza però mai davvero sceglierne una: “Non preferisco né l’una né l’altra, ma posso dire di essere riconoscente al Leganes perché mi ha lanciato tra i professionisti”.
Strano tipo, Postigo. Uno che di mestiere fa il difensore, ma che in realtà avrebbe preferito fare gol piuttosto che salvarli, a sua detta… Sì, proprio come il suo idolo: un certo Zidane che in carriera qualche gol discretamente pesante l’ha messo a segno. Altro che Leganes o Getafe: fede blanca e ‘Hala Madrid’ tutta la vita. Che poi, seppur non con la maglia del Real, il suo personale ‘Clasico’ l’ha giocato, eccome: con la maglia dell’Osasuna il 13 febbraio 2012 esordì proprio contro il Barcellona in Copa del Rey, in una serata che difficilmente potrà dimenticare. “Che fatica in quella partita! Il lavoro non mancò di certo… Giocai sulla destra e mi ritrovai davanti Abidal, Cuenca e… Messi! Ma che ricordo!”. La partita terminò 2-1 per il Barcellona, ma sicuramente ritrovarsi sullo stesso campo insieme ai marziani del Barcellona dev’essere stata un’emozione non da poco per quel Postigo che fino a poco tempo prima aveva calcato solamente i campi della Segunda Division.
Ed ora dalla Segunda Division alla Serie B: stesso campionato, paese e pronuncia diverse. Il ‘suo’ Leganes chiudendo il campionato in seconda posizione si è guadagnato l’accesso alla Liga per la prossima stagione, riuscirà anche lui a fare altrettanto? A La Spezia ci sperano, ma nel frattempo ci ha pensato lui stesso a piazzare la prima mattonella. Chiamali playoff, chiamali sogni… Il ritorno a Madrid a casa può aspettare: non è ancora tempo di vacanze, ma per Postigo e per lo Spezia probabilmente il problema nemmeno sussiste. Alberto Trovamala