Con lui in porta il Palermo ha interrotto un tabù che durav da ben sette partite. Josip Posavec, giunto in Sicilia con la fama di pararigori, non ha avuto l’occasione di mettersi in mostra sui tir dagli undici metri, ma è riuscito a mantenere inviolata la sua rete. Quanto basta per dare al Palermo un punticino d’oro in ottica salvezza e a dare soprattutto sicurezza ad un reparto ancora privo di Stefano Sorrentino: “Ma lui è un vero e proprio maestro - ha dichiarato il diciannovenne croato, ospite ad un evento promozionale allo store ufficiale del Palermo - sono davvero felice di potermi confrontare ogni giorno con un portiere di questo calibro, da lui posso soltanto imparare”.
Intanto, oltre a “rubare” i segreti del mestiere, Posavec ha anche tolto il posto al capitano rosanero, fermo per un infortunio muscolare. Il rientro potrebbe avvenire già domenica prossima contro l’Inter, ma il pupillo di Zamparini scalpita: “Per me sarebbe una grandissima emozione giocare anche a San Siro. Devo dire che anche l’esordio in casa è stato un momento bellissimo. Qui a Palermo sto alla grande e spero di regalare tante gioie ai tifosi”. Un augurio corrisposto da tutto il club, che intende puntare sul croato per il futuro: “Darò il massimo per migliorarmi, sono contento degli attestati di stima del presidente e vorrei essere il futuro del club tra i pali”.
Non che il presente sia meno brillante. D’altronde, Posavec è giunto a Palermo con un biglietto da visita mica da ridere: tre rigori parati nella massima serie croata a diciannove anni, in meno di metà stagione. Eppure Posavec non crede di avere segreti particolari: “Ho soltanto trovato il lato giusto ogni volta (ride, ndr)”. E dire che il suo talento poteva sempre finire in Sicilia, ma dall’altra parte dell’isola. Sulle sue tracce c’era il Catania, ma il club etneo non ha mai mostrato un reale interesse: “Mi hanno cercato solo per un provino, non li ho mai presi in considerazione”.
di Benedetto Giardina