Prima gara di Euro2016 contro la Romania non esaltante, qualche mugugno di troppo su una prestazione poco positiva e voci, continue voci ed occhi puntati su Paul Pogba. Anche ieri, al termine del match vinto dalla Francia di Deschamps contro l'Albania, ma per motivi ben diversi: prima un possibile atteggiamento in ritiro non gradito dal CT, per un'esclusione dall'11 iniziale del centrocampista della Juventus successivamente motivata con una semplice "scelta tecnica"; poi, un presunto gestaccio nei confronti del pubblico del "Velodrome", all'uscita dal campo, duramente commentata e smentita, oggi, da Mino Raiola.
L'agente del giocatore bianconero, in esclusiva a RMC Sport, ha voluto parlare così del presunto "gesto dell'ombrello" di Pogba, definendolo nient'altro che un movimento parte di un balletto da tempo organizzato con amici e compagni:
"No, Paul non ha fatto nessun gesto dell'ombrello nel post partita. Non l'ha fatto e bisogna smettere con queste cazzate perchè ora sono sotto controllo, ma questo non va comunque bene. Nel mondo, come dicono gli inglesi, ci sono gli "haters", persone che detestano tutti. Ma ci dobbiamo concentrare su altre cose, sul match che ha giocato, sulle cose positive, non su cazzate che non ha fatto. E' un balletto che ha fatto con i suoi fratelli e i suoi amici, non bisogna utilizzare Paul per farsi della pubblicità. Le persone che hanno pubblicato queste immagini non sono molto serie, hanno preso immagini non nitide, in quel contesto c'erano una serie di movimenti di una danza che comprendevano anche Griezmann: ma qualcuno voleva fare uno scandalo, destabilizzando Paul. E non ci riuscirà, perchè lui è più forte di tutto questo. Sa che fa parte della sua vita, che il 50% della gente lo ama ed il 50% è gelosa di lui e del suo talento: dovrebbero essere orgogliosi di avere un giocatore di quelle qualità, che tutti vogliono. Ho provato la stessa cosa con Ibra all'inizio della sua carriera con la stampa svedese, ed ora Zlatan è diventato la persona che tutti apprezzano: possibile che accada anche a Paul. E' difficile essere Re nel proprio paese, anche Pogba avrà le stesse difficoltà: e se fossi in lui, farei sì un gesto dell'ombrello alle persone che hanno tirato fuori questa storia. Con piacere”.
"Paul innervosito? No, lo sono più io di lui - continua Raiola - E' una persona molto calma ed educata, che non fa quelle cose. Non ha il mio stesso carattere, è lui a volte a dovermi calmare e ad essere più adulto ed equilibrato rispetto a me. Ho vissuto le stesse cose anche nella mia carriera: quando c'è una grande star, un grande talento, al posto di aiutarlo e a fargli del bene, ci sono sempre persone che cercano di farlo cadere, che sono gelose, razziste e via dicendo. E non so perchè”.
Vicenda destinata a concludersi in un nulla di fatto, dunque, per Raiola e Pogba. Almeno stando alle parole dell'agente, pronto a non dare attenzione ad un fatto mai accaduto: "Perchè la Tv che ha quest'immagine non l'ha diffusa? Bisognerebbe chiedere a quei giornalisti. Si trattava di una danza all'uscita dal terreno di gioco, ma Paul sa che l'opinione che conta davvero è solo quella di Deschamps e dei suoi compagni. La sola cosa che può fare è dare il 200%, fare il suo meglio. Intraprendere un'azione giuridica? Avrei potuto farlo, ma non voglio dare troppa importanza a queste persone. Non meritano un'atto giuridico perchè sarebbe un onore per loro: se dovessi farne una per ogni cazzata che succede, andrei ad abitare in un tribunale. Oggi tutto questo fa parte del mondo moderno, c'è sempre qualcuno che vuole approfittarsene di qualcosa. Bisogna restare calmi e concentrarsi sugli obiettivi, e fare un buon Euro2016: Paul è il giocatore più forte al mondo nel suo ruolo, tutti lo vogliono, e non è una coincidenza perchè ha qualità straordinarie ed è già riuscito a 23 anni a raggiungere obiettivi mai raggiunti da tanti altri".