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Data: 14/05/2016 -

Portiere ambidestro, grande studioso: ecco chi è Marc-André ter Stegen, il re di Coppe del Barcellona nei pensieri dell'Inter

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Incontrare un ter Stegen in Germania non è affatto semplice: il cognome svela radici chiaramente olandesi. Spiegato il primo inganno. Trovare un portiere ambidestro (!!) che sappia giocare la palla con la naturalezza di un trequartista è forse ancora più raro. Barcellona-Atlethic, Copa del Rey: Marc-André è riuscito a finalizzare ben 45 passaggi in 90 minuti, più di ogni altro giocatore del Bilbao. Tanto per dirne una. Da piccolino si divertiva fuori, in mezzo al campo. Spiegato (forse) il secondo. Poi questo spilungone di 1 metro e 87 centimetri ha preferito di gran lunga i guantoni, la sua vera passione. Ah, avvisiamo: dicono che il ragazzo sia così superstizioso da non concedere i suoi guanti proprio a nessuno. Se qualcuno se li infila anche solo per scherzo, lui preferisce comprarne di nuovi. 

Prima di acquistarlo per 12 milioni di euro, il Barcellona ha voluto sincerarsi di che ragazzo fosse, soprattutto fuori dal campo. Perché tra i pali vabbè, neanche a dirlo: le qualità avrebbero accecato davvero chiunque. Giudizio finale: promosso a suffragio. Tranquillo, affabile, lavoratore. Uno che preferisce di gran lunga casa sua alle discoteche: legatissimo a mamma e nonno, la ragazza - Daniela - è quella di sempre, da una vita. Marc-André possiede un occhio di riguardo anche per Bali, il suo cagnolino. Meticoloso e gran studioso, un tipo davvero intelligente. Un dettaglio schizza in primo piano e fa capire il tipo. Pur di calarsi nella sua nuova realtà spagnola il prima possibile, Marc si è sparato ore su ore di ripetizioni di castellano - Lengua de Cervantes - sia prima che a stagione in corso, tanto da sbalordire più e più volte sia compagni che giornalisti. “Tedesco… tu?”. Ovvio, sì. Capello biondo, sangue freddo e sguardo… glaciale. Tanto da ipnotizzare pure Messi dagli 11 metri, ai tempi del Gladbach. All’Europeo sub-17 (2009) è stato eletto miglior portiere del torneo insieme al nostro Mattia Perin. Poi nel Borussia M’Gladbach si allenava a parare i missili terra-aria dell’amico/compagno Reus. Il suo modello è tedesco, e che modello: Oliver Kahn. Ma l’ammirazione per Buffon è infinita e sincera come dimostra il suo post su Instagram datato 30 marzo: “LEGEND” con tanto di loro abbraccio in primissimo piano. 

Carta (d’identità) canta: 24 anni. Che per un portiere non è giovane, di più. “Promessa” però ancora non sbocciata del tutto, soprattutto dopo i suoi primi due anni in blaugrana con un rendimento (e minutaggio) in altalena. “Claudio Bravo o Marc-André?”. Luis Enrique ha optato per lo sdoppiamento di competizioni: ter Stegen re di coppe. La continuità però è andata a Bravo, il titolare di Liga. Le statistiche parlano chiaro: Marc-André ha disputato ‘solo’ 13 presenze in Champions - con tanto di vittoria finale - e 8 in Copa del Rey l’anno scorso, 10 e 6 quest’anno. Più le supercoppe, più 6 di Liga quando Bravo si è infortunato. Non il massimo per un portiere in crescita e con grande voglia di affermarsi definitivamente. Ecco perché le prime voci di mercato, già a gennaio. Sembrava potesse andare via in prestito, anche in Premier. Poi il blocco del Barcellona. Ora il valzer è ripartito sempre per lo stesso motivo: Marc-André vorrebbe giocare di più, come titolare in ogni competizione. Ecco perché l'Inter starebbe pensando seriamente a lui - in prestito - qualora dovesse fare le valigie Handanovic, destinazione PSG. Mercato che sta per partire, il portierino tedesco non vuole smettere di volare... tra un palo all'altro. Chissà se in Italia. Incontrare un ter Stegen in Serie A sarebbe sicuramente una novità... 



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