Rashford? In Premier League c'è un altro Marcus in rampa di lancio. Giovane, classe '98. Cresciuto nell'Academy del Tottenham e pronto ad esordire con la prima squadra. Questa sera, in Football League Cup contro il Gillingham. Pochettino ci ha pensato e, complice l'infortunio di Kane, Marcus Edwards potrà avere la sua occasione, a gara in corso. E la avrà, portandosi dietro un'etichetta piuttosto pesante: quella del 'Messi' del Tottenham. E' così infatti che Pochettino l'ha definito in conferenza stampa: “Per le sue qualità, ma anche soltanto a guardarlo – il suo fisico, il modo di giocare – ricorda un po' Messi agli inizi”. Il Tottenham ha un sogno: portare in prima squadra i talenti del settore giovanile. Cameron, Winks, Onomah, Amons, Miller e, certamente, Edwards. Senza che restino soltanto di passaggio o che alla prima occasione vada in prestito in club minori. Insomma, non meteore ma matricole. Un tesoro in casa, e potenzialmente un mercato 'interno' che potrà fare in modo che il prossimo crack a White Hart Lane magari sia proprio una 'promozione'. Dall'Under alla Premier League. Un destino pronto ad essere scritto grazie alla fiducia di Pochettino e al talento di questi giovani. Edwards e 'i suoi fratelli', che hanno anche un'esperienza internazionale frutto della partecipazione in Youth League, la Champions dei giovani. Edwards però ha talmente impressionato tra i pari età che potrebbe salire in prima squadra prima degli altri. Non è un caso infatti che nella scorsa edizione di Youth League spesso in campo risuonava la voce di allenatore e vice che dalla panchina ripetevano: “Date la palla a Marcus!”. Tipico centrocampista offensivo con licenza di avanzare fino alla linea degli attaccanti. Brevilineo, mancino. Uno che a volte fatica a staccarsi il pallone dai piedi. Egoista? No, consapevole. E poi c'è l'età di mezzo. La voglia di dimostrare il proprio valore che l'ha portato ad avere su di sé le attenzioni di Pochettino: “Ricorda anche un po' Erik (Lamela, n.d.r.) quando era al River Plate. Edwards è un ottimo prospetto e, potenzialmente, può diventare un top player – ha aggiunto il manager argentino -. Però dobbiamo essere pazienti e dirgli che ha tanto talento, sufficiente per essere un top player. Adesso lui sta costruendo il suo futuro ed è nostro compito dirgli queste cose”. Esordio alle porte e necessità di dimostrare che chi ha parlato di 'mini-Messi' non si sbagliava. Ma anche esigenze di squadra e quella regola non scritta che chi si trova nel momento giusto nel posto giusto non può e non deve sbagliare. Un po' come per l'altro Marcus di Premier, Rashford che la scorsa stagione esordì con lo United in Europa League quasi per caso, grazie all'infortunio dell'ultimo minuto di Martial durante il riscaldamento prima della partita contro il Midtjylland . Infortunio ai legamenti della caviglia per Kane, che starà fuori almeno due mesi, e Pochettino vuole avere a disposizione un'altra opzione valida. E, perché no, giovane, anche come manifesto della validità dei talenti dell'Academy del club: “Guardate l'esempio del Manchester City – ha sottolineato Pochettino -. L'attaccante principale è Sergio Aguero, il secondo è Iheanacho”. Pensiero molto 'green' di chi pensa non solo al presente ma anche al futuro del club. E non potrebbe essere altrimenti, visto che adesso anche gli Spurs hanno il loro 'Messi'.
Data: 21/09/2016 -