“E' importante aver raggiunto i playoff perché ci confermiamo per il secondo anno consecutivo, ma soprattutto lo è perché di fatto abbiamo giocato per tutto l'anno fuori casa, sul neutro di Brindisi. Ci è venuto meno in parte l'attaccamento dei tifosi, per logiche ragioni, e sappiamo quanto questo possa pesare”. Poco più di 12 mesi nel calcio professionistico in una storia relativamente giovane e due partecipazioni ai playoff: nella scorsa stagione da quinta della classe, quest'anno nella penultima posizione utile per partecipare agli spareggi promozione. “Ma poco conta, anzi quest'anno era ancor più complicato”. Parola di Antonio Magrì, ambizioso presidente della Virtus Francavilla, che dalla provincia di Brindisi mette nel mirino il derby pugliese contro il Monopoli (in calendario venerdì sera al Veneziani per il primo turno dei playoff) e rimarca orgogliosamente il lavoro fatto: “Abbiamo cambiato anche staff tecnico dopo tre anni – spiega a gianlucadimarzio.com – e non abbiamo pagato dazio, confermando la bontà del progetto e la solidità delle nostre basi. Il momento più bello della stagione? La vittoria in casa sul Trapani, arrivata in un momento cruciale del campionato contro un avversario tra le candidate per la vittoria del campionato. Lì abbiamo capito che ripetersi era possibile”.
Solidi, ma giovani: 41 anni Magrì, 35 il direttore sportivo Domenico Fracchiolla, 36 mister Gaetano D'Agostino. “Ma siamo preparati e abbiamo voglia di emergere – sottolinea il presidente - i risultati ci stanno dando ragione ma guai a volersi fermare qui. Nei playoff non saremo una comparsa. Il futuro del mister? Non è tempo di parlarne ancora, lui sa quanto vale ma al momento siamo concentratissimi sul prossimo impegno. Anzi, speriamo sui prossimi impegni dei playoff”. Fiducia nei propri mezzi e rispetto per l'avversario, da non confondere con la paura. Lo stesso sentimento mai provato quando la bottega Virtus ha perso pezzi pregiati: ad agosto Nzola in direzione Carpi, a gennaio Saraniti via per 100mila euro. La vera Virtus...del Francavilla è stata l'attacco: “Abbiamo questa capacità di autofinanziarci che è molto importante – sorride Magrì - a me piace sottolineare il lavoro fatto con i giovani: penso a Folorushno, classe 1998, Mastropietro che è un 1999. E poi c'è Partipilo, che abbiamo preso dal Bisceglie a gennaio e ci ha dato importanti soddisfazioni. La squadra del futuro sarà costruita su di lui”.
La Virtus come la propria famiglia, è il concetto semplice ma efficace di Antonio Magrì. E per chi si intende di arredamenti nel lavoro di ogni giorno, dividere lo spogliatoio e la squadra in ambienti di una casa è...un gioco da ragazzi. “Il salotto della Virtus Francavilla? Bella domanda, direi la difesa con Prestia, Maccarrone e Agostinone. Sono il cuore pulsante della nostra casa calcistica, e tranne che nella sconfitta interna per 5-1 contro il Cosenza, farci gol è stato sempre complicato”. Per la cucina, invece, rivolgersi “al centrocampo, con Biason, Sicurella e Monaco. Sono i più laboriosi, costruiscono il gioco per tutta la squadra”. Pezzo pregiato di ogni appartamento che si rispetti è una terrazza, dalla quale ammirare l'orizzonte: “Direi che la riserviamo all'attacco – aggiunge Magrì - è di lì che allarghiamo lo sguardo. La qualità di Partipilo, l'eleganza di Anastasi e la tecnica di Madonia formano una combinazione importante. Abbiamo esperienza e entusiasmo”. Elementi cruciali per poter almeno pensare che quella nei playoff non sia una comparsata, dopo il cammino della scorsa stagione stoppato solo dalla corazzata Livorno. “Quello di Monopoli sarà un bel derby, affronteremo la squadra che più mi ha impressionato quest'anno – la certezza del presidente - con una società solida alle spalle. Non sarà facile, loro hanno due risultati su tre a disposizione per passare il turno. Noi venderemo però cara la pelle”.
LUCA GUERRA