Sombrero, controllo, passaggio filtrante che si tramuta in assist per il primo gol nella partita contro la Reggiana (vinta per 2-1). Tecnica che si è andata a coniugare con quella grinta che mai è mancata. Marius Marin sembra un giocatore ancora più importante e decisivo di quanto già non fosse, forte anche dell'esperienza dell'Europeo da titolare con la Romania. Il Pisa di Inzaghi appare come un vestito cucito a sua misura, e veste davvero bene: con otto punti conquistati nelle prime quattro partite di campionato, i nerazzurri arrivano alla prima sosta stagionale in alto in classifica, avendo passato addirittura una notte in testa.
Il progetto, l'Europeo e la crescita: "Marin sta facendo il Marin"
"Marin sta facendo il Marin". Nessuna sorpresa sulle prestazioni del giocatore per Pippo Inzaghi, che non riesce a fare a meno del rumeno: nelle prime quattro partite di campionato non ha saltato nemmeno un minuto, concedendogli di riposare soltanto un tempo, nel primo turno di Coppa Italia contro il Frosinone. Un reparto di assoluta fattura, grazie anche agli acquisti di Hojholt, Jevsenak e Abildgaard, oltre al già resente Piccinini, quello che ha il Pisa in mezzo al campo: "Diciamo che se Marin avrà la febbre non ci strapperemo i capelli ora". Intanto, però, è impossibile vedere una squadra nerazzurra senza lui in campo. Tra recuperi palla e un assist di categoria superiore (quello per Tramoni), contro la Reggiana Marin è stato decisamente il migliore in campo.
Un'estate di totale crescita, quella vissuta da Marin, grazie all'Europeo giocato con la Romania da titolare idiscusso, al fianco del suo omonimo giocatore del Cagliari. E dopo due anni deludenti, si erano alzate qualche sirene di mercato. Alla fine, il suo procuratore, Becali, dichiarò a La Nazione: " Se la società avrà ambizioni concrete di Serie A allora ci siederemo e parleremo del rinnovo. Il giocatore è pronto per grandi palcoscenici". E a quanto pare, Marin è rimasto, e il Pisa questo prgoetto sembra averlo decisamente in atto.
Non solo sul campo, ma anche sui libri di storia nerazzurra Marin si sta imponendo: 214 presenze, primo straniero e secondo posto di tutti i tempi dietro a Alessandro Mannini (255).