La rabbia per la sconfitta, la seconda di fila in casa. La consapevolezza delle difficoltà e al tempo stesso la voglia di fare meglio. Capisce i suoi ragazzi, Gattuso, ma li sprona. Li riprende, li carica, li incita. Dopo il ko del Pisa contro il Vicenza, l'ex Milan parla in sala stampa: “Uno dei primi tempi più brutti della mia gestione, senza mordente e senza gambe. Siamo stati fortunati a entrare all’intervallo sullo 0-0, ci è andata bene. Nel secondo tempo abbiamo creato di più, ma per l’ennesima volta abbiamo preso gol ingenuamente. Il primo tempo lo abbiamo regalato. Abbiamo aumentato i carichi di lavoro, ci sta… In questo momento non basta il compitino, siamo preoccupati di sbagliare. Così diventa più difficile. Non meritavamo le due sconfitte, bisogna migliorare comunque. Il turno infrasettimanale? Mi preoccupano tante cose. Quando si perde, quando non vedi sicurezza… Abbiamo sempre dato a tutti l’impressione di essere una squadra tosta, mentre oggi mi sembra che di riffa o di raffa qualcosa succede sempre. Vedo preoccupazione negli occhi dei ragazzi… si passa dietro a Ujkani perché “almeno ci pensa lui”. Mannini finora ha arrancato come gli altri, oggi faceva il suo gioco. Il contesto? Pesa, ma lo sanno tutti che è una situazione anomala. Non deve essere un alibi, dobbiamo far di tutto per rimanere in B. Miglior difesa e peggior attacco? Le statistiche lasciano il tempo che trovano. Prendiamo gol da scappati di casa… gol assurdi. La responsabilità è tutta mia. Quando andiamo a saltare non vedo veleno negli occhi, non vedo cattiveria. Dobbiamo fare poche cose con grande intensità. La prima volta ok, la seconda anche. Alla terza si passa da coglioni… la prossima volta andiamo uno in meno a saltare, non in sei. I ragazzi non pensano agli stipendi, ma quando perdiamo i duelli dobbiamo fare falli tattici. Non bisogna pensare “madonna, prendo l’ammonizione”. Quello è veleno per me. Guardiamo sempre se troviamo monetine in terra, monetine non se ne trovano! Si passa da coglioni, da sprovveduti. Ho la sensazione che possa succedere sempre qualcosa… Qua c’è gente che ha grande senso di appartenenza, che finiscono le partite stremati. Io ho giocato a calcio e so che quando con la testa pensi qualcosa ma le gambe non vanno… non c’è niente da fare. Quattro/cinque volte sembrava che avessimo le scarpette bucate, ma non ce lo possiamo permettere. Ieri non ci siamo allenati per la pioggia, pensavo potessimo arrivarci molto meglio. Si vede anche dai dati che in questo momento qualsiasi cosa si fa fatica a smaltirla".