La squadra più giovane della Serie A tra le mani e un grande campionato come obiettivo ben impresso nella testa: Stefano Pioli è pronto per la sua seconda stagione sulla panchina della Fiorentina e, dopo un primo anno di rodaggio, adesso vuol tirare fuori il massimo dai sui giocatori. "Un anno fa davamo inizio ad un progetto, erano rimasti due senatori come Astori e Badelj e avevamo un programma di medio-lungo termine - spiega l'allenatore ai microfoni del Corriere dello Sport -. Ora è arrivato il momento di consolidare il tutto".
Le mosse della società viola sul mercato hanno soddisfatto a pieno Pioli: "Abbiamo puntato su elementi di qualità, forti nell'uno contro uno, capaci di cambiare la partita da un momento all'altro. Edimilson, Pjaca, Gerson, Mirallas... Una volta trovati intensità e ritmo, potremo fare il calcio che piace a me. I margini di miglioramenti del gruppo sono enormi: Mirallas ha detto che ogni allenamento per lui è una battaglia, perché sa che si sta giocando una maglia da titolare. E questo è lo spirito giusto. Tanti ragazzi, tanti giovani, ma anche e soprattutto tanta voglia di fare. Dobbiamo sempre giocare meglio dell'avversario e pensare alle singole partite. Alla fine, poi, faremo i conti".
Un progetto di medio-lungo termine come quello della Fiorentina può portare a traguardi importanti. "Qualità e tempo non mancano. I nostri calciatori sono bravi e giovani, la società ha trattenuto tutti i nostri gioielli. Mantenendo questa linea possiamo raggiungere il livello di quelle formazioni viola che, in passato, hanno persino giocato la Champions League”.
Il 4-3-3 sarà il modulo di riferimento anche quest’anno, “ma non mi fisso con certe cose. Ho un undici titolare in testa, ma i ragazzi sanno che posso cambiare idea. D’altronde, non ho mai terminato un campionato con la stessa formazione che avevo scelto nelle prime giornate”, spiega ancora Pioli. Uno sguardo alle altre, infine, per farsi un’idea di quello che sarà il prossimo campionato: “Ci siamo rinforzati un po’ tutti. Le big in primis, ma anche Torino, Atalanta e Sampdoria. Cristiano Ronaldo? Per me è meglio di Messi. E non sottovalutate il Napoli: Verdi e Fabian Ruiz sono forti, e Ancelotti è uno dei migliori al mondo. Anti-Juve? Vedo l’Inter davanti alle altre”.
L'intervista completa sul Corriere dello Sport
