Comincia ufficialmente l'avventura di Stefano Pioli sulla panchina dell'Inter. L'ex allenatore della Lazio si è presentato oggi in conferenza stampa, ecco le parti più interessanti: "Darò il massimo per questo club e questi colori, dovremo giocare con tanta passione, quella passione che hanno i nostri tifosi. Candreva? Un grande giocatore, l'ho sempre pensato. Sta facendo bene e può fare anche meglio. Da qui a Natale abbiamo 8 partite, c'è bisogno di tutti i giocatori. Sarei contento se ottenessimo la Champions League, ci sono tante partite da giocare, manca più di un terzo di campionato. L’anno scorso in questo periodo l’Inter era prima, la Juve era distante e sappiamo com’è finita. Non vendo facili illusioni, ma c’è ancora tempo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Derby? ci aspetta una grande partita, l’Inter ha dimostrato di saper trovare le motivazioni adatte, il Milan è un avversario difficile, ma anche noi abbiamo grande qualità".
"Qui ho trovato grande unione, e compattezza, la proprietà mi darà tutto il supporto necessario. Le cose che contano per me sono i principi e concetti di gioco, l'interpretazione e l'atteggiamento. Questa sosta mi permetterà di prendere confidenza con l’ambiente nerazzurro, però troverò tutta la squadra solo prima del derby. Per questo per ora punterò sulla difesa a quattro, io ho un’idea chiara a prescindere dai numeri. Problemi di condizione atletica? Io e il mio staff analizzeremo prima possibile se c’è qualche carenza. Il mio è un calcio intenso e aggressivo. Io normalizzatore? Sono andato a cercarlo sul dizionario ma non è un termine adatto perché l’Inter non vuole la normalità ma qualcosa in più. Io ho un potenziale importante, spero che a fine stagione potrete dire di me che sono un potenziatore e non un normalizzatore".
"Sono contentissimo di poter allenare Icardi, lui ha atteggiamenti dentro il campo di sacrificio e volontà, è un esempio da seguire. Abbiamo tanti giocatori che possono fare gol, uno dei miei obiettivi è riempire meglio l’area avversaria. Gabigol? Un giocatore con qualità, si sta allenando bene e poi vedremo di volta in volta chi schierare. Perché l'Inter è in questa posizione? Guardare indietro non è la cosa da fare adesso, bisogna guardare avanti e a quello che io posso controllare. L'Inter è arrivata nel momento giusto della mia carriera, darò tutto e pretenderò tutto: non conta niente il mio contratto, conta solo il bene di questa squadra. Walter Samuel? L'ho voluto io nel mio staff, perché è una persona seria e umile che incarna i valori dell'Inter".