Peter Crouch dice basta, a 38 anni.
L'ex centravanti del Liverpool, Tottenham e della nazionale inglese, dopo varie indecisioni ha annunciato il ritiro.
“Ho deciso di ritirarmi dal calcio. Questo fantastico gioco mi ha dato tutto. Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato e che mi sono stati vicini in tutto questo tempo”, ha scritto Crouch in uno dei due tweet, prima di postare una lunga lettera sul suo profilo. "Ho avuto 23 anni per prepararmi a questo momento ma, ora sono qui e mi rendo conto che nulla può prepararti affatto. È giunto il momento di definirmi un "ex calciatore": questo incredibile viaggio che ho fatto da quando avevo 16 anni è finito. La mia ambizione era di giocare fino a 40 anni, ma le circostanze delle ultime due stagioni mi hanno fatto capire che questa è la cosa giusta da fare".
Una carriera lunghissima durata quasi vent’anni. Crouch ha così deciso di ricordare nella lettera tutti i più bei momenti che il calcio gli ha regalato: tra questi anche il suo primato di giocatore con più gol di testa nella storia della Premier League, oltre ad essere uno dei 28 calciatori capaci di segnare più di 100 reti nel campionato inglese.
“Ripenso a quando avevo 17 anni. Ero un tirocinante al Tottenham, ma c'erano 10 attaccanti davanti a me che bloccavano il mio percorso verso la prima squadra. Mi hanno mandato in prestito al Dulwich Hamlet, poi all'IFK Hassleholm in Svezia. Siamo onesti, non mi avresti preso in considerazione allora. Se mi avessero detto a quel punto che avrei giocato 42 partite e segnato 22 gol con l'Inghilterra, giocato per il Liverpool in una finale di Champions League e FA Cup e segnato il gol che ha riportato il Tottenham in Coppa Europa per la prima volta in quattro decenni, li avrei fatti rinchiudere", ha aggiunto Crouch.
"Ricordo una conversazione con mio padre quando ero impegnato con la nazionale. Stavamo parlando della maglia n.9 dell'Inghilterra e di come ogni bambino del paese che calcia un pallone, spera di indossarla un giorno. E così è successo, ho indossato la maglia n. 9 quel pomeriggio. Sono stato benedetto e mi piacerebbe pensare che le persone riconoscano quanto ho apprezzato la mia carriera. Ovunque io sia stato, ho sempre avuto una grande affinità con i sostenitori".
In carriera, ha giocato anche nello Stoke City, club quest'ultimo di cui è stato un 'simbolo' e del quale ha fatto parte fino di passare al Burnley dal gennaio 2019: "Burnley era davvero il posto ideale per finire. Non ho avuto un grande impatto, ma ero così felice di essere andato. Sean Dyche è un top manager e i ragazzi hanno qualità. Sono un grande club".
Adesso però, questa lunga avventura è arrivata al termine. Riconoscente di tutto quello che questi 23 anni gli hanno dato, gli occhi Crouch sono ben puntati al secondo tempo della sua vita: "Il calcio ha aperto strade che non avrei mai pensato fossero possibili. Il calcio, semplicemente, ha reso i miei sogni realtà".