Il Pescara crede nella salvezza e non vuole mollare, nonostante l'ultimo posto in classifica e i tredici punti dal quartultimo posto. Oggi è arrivato l'esonero per Massimo Oddo, dopo un pranzo avuto con il presidente Sebastiani. La decisione di sollevare l'allenatore è stata presa con l'obiettivo di responsabilizzare la squadra. Per adesso si va avanti con Luciano Zauri, ma la dirigenza continua la ricerca di un allenatore che accetti l'incarico solo per questo finale di stagione. L'anno prossimo si vedrà (soprattutto la categoria), in modo tale da riprogrammare tutta la gestione sportiva senza nessun tipo di vincolo contrattuale con la guida tecnica.
Panchina ma soprattutto campo, in un intreccio che sembra coinvolgere allenatori e obiettivi di mercato. L'idea del Pescara è quella di portare in biancazzurro Antonio Cassano, svincolato eccellente di questo mercato, che già nei giorni scorsi aveva rifiutato la proposta. Il club abruzzese insiste, crede che il talento barese possa dare una scossa tecnica e morale ad una squadra a terra. Ma Cassano difficilmente cambierà idea, almeno per adesso. E la scelta di Zauri, semmai dovesse essere confermata, non aiuterebbe la chiusura positiva della trattativa. Infatti l'ex terzino, ai tempi della militanza sampdoriana, fu uno dei cinque calciatori chiamati a testimoniare contro Cassano per la lita avuta con l'ex presidente Garrone. L'incontro con il giudice alla fine non avvenne, ma è comprensibile come la scelta di Zauri allenatore e Cassano giocatore non sarebbe la più felice per il Pescara. Soprattutto in un momento di difficoltà come questo. Per Sebastiani e Leone la ricerca di un nuovo allenatore continua, di pari passo con la voglia di convincere un talento come Cassano a sposare la causa del Pescara.
