Perico, terzino goleador della Giana. Cuore nerazzurro con l'idolo Del...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 12/02/2017 -

Perico, terzino goleador della Giana. Cuore nerazzurro con l'idolo Del Piero e (quasi) laureato: “Quei 30 belli come un gol allo scadere!”

profile picture
profile picture

Dalla Lega Pro allo studio del diritto tributario il passo non è breve. O meglio, non lo è per tutti forse. Chiedere a Simone Perico, terzino della Giana Erminio. Se fosse una materia sarebbe ‘Economia’. Se fosse un film, ‘Il Laureato’. Con un quasi in mezzo. Perché il traguardo è vicinissimo, gli esami sono finiti e prima di sapere se la sua squadra prenderà parte ai playoff, lui avrà già indossato la corona d’alloro. Tradotto: laureando in Economia e direzione d’impresa all’università di Bergamo.

“L’esame più ostico? Diritto tributario. Un argomento corposo e sono stato io un po’ pollo a lasciarlo per ultimo. Ma è andato bene anche questo. Un po’ come la partita contro la Cremonese - ha ricordato Perico ai microfoni digianlucadimarzio.com -: difficile, eravamo in svantaggio a fine primo tempo, poi abbiamo pareggiato grazie ad un mio gol e alla fine è arrivato addirittura il ribaltone con la rete del 2-1 di Marotta. Sì, la fatica è stata la stessa”. E un sorriso, sì una di quelle cose che si capiscono anche per telefono, di chi affronta esami in campo ogni fine settimana. E in più quelli in aula. Tra i libri e il pallone. Di pari passo. Fino al quinto posto di oggi nella classifica del Girone A di Lega Pro con la Giana, fino a quella laurea adesso a un passo.


E la tesi? “ ‘Il prodotto calcio e l’evoluzione dei modelli di business’ e come caso pratico il Manchester United, mettendo in luce come sia un modello vincente a livello mondiale non solo sul campo ma anche a livello di sponsor, merchandising, marketing, ricavi a prescindere dai risultati”. Perché anche qui il calcio non poteva essere lasciato da parte. Anzi, c’è stato in passato un momento in cui ha pensato che il pallone poteva non essere la sua professione: “Quando sono passato in D ho pensato che era il caso di portare avanti anche altre strade. Mi ero fatto qualche domanda, da qui la scelta di ritornare a studiare. Ma senza lasciare mai del tutto la passione per il calcio che ho da sempre”. Infatti poi è arrivata la chiamata della Giana “e per me è stata come una seconda possibilità in questo mondo”.

E una stagione, questa, in cui si è confermato un terzino goleador. Finora i gol realizzati da Perico sono 5, tutti dedicati alla famiglia e alla ‘morosa’: “Il più importante? Quello al Piacenza che ci ha permesso di vincere nel recupero. Ma sono indeciso, perché c’è anche quello contro la Cremonese. E forse lì è stato ancora più utile perché poi siamo riusciti a trovare la vittoria all’ultimo”. Sì, e Perico è anche l’uomo degli ultimi minuti, del gol vicino allo scadere. “Diciamo che sono stato fortunato e bravo nel farmi trovare pronto nello sfruttare le occasioni che mi sono capitate. I gol poi sono uno diverso dall’altro e in momenti cruciali della partita”. E l’obiettivo è chiaro: “L’anno scorso ne ho fatti 6, ora vorrei riuscire ad eguagliare quel record e magari anche superarlo”. Sempre lucido in difesa, ma la via del gol la trova eccome. Merito forse anche di quel suo idolo in bianco e nero: “Del Piero. Mio papà è juventino… Poi io ho iniziato a giocare nell’Atalanta e sono diventato atalantino, lo sono tuttora. Ma Del Piero era un riferimento per le giocate in campo e poi per la persona che ha dimostrato di essere al di fuori. Un esempio insomma. E a furia di guardare le sue partite, qualcosa ho imparato…”. Come dargli torto. Ma il cuore resta nerazzurro: “Da quando ero in quinta elementare ho iniziato il percorso nelle giovanili dell’Atalanta, dai Pulcini, per un totale di 9 anni di settore giovanile lì a Zingonia”, ha raccontato Perico. Fino ad arrivare alla Primavera, dove ha giocato insieme a Bonaventura per due o tre anni. “Adesso sono contento di vederla in quelle posizioni di classifica e se potesse togliersi la soddisfazione di andare in Europa sarebbe il massimo per un ambiente come quello”. Parola di uno che appena può va a vedersi una partita della sua Atalanta allo stadio. Tra gli impegni con la Giana e la tesi.

Sogni che diventano obiettivi e poi realtà. L’ambizione di restare in zona playoff (traguardo mai raggiunto dal club) e migliorare il proprio record di gol: questi i desideri di Perico. A breve Dottore (in campo), terzino col fiuto del gol di un attaccante e che non vuole fare programmi a lungo termine: “Qualsiasi soddisfazione è sempre frutto del lavoro. Spero solo di continuare migliorarmi personalmente. Poi certo, magari arrivasse una chiamata da una categoria superiore, è il sogno di tutti e si valuterà più avanti”. Perché “quando dai il tuo meglio, le cose arrivano da sole”. Dalle soddisfazioni di campo a quelle universitarie.

(Foto: www.asgiana.com)

Tags: Lega Pro



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!