LA "BANDA"
Altri?
Mimmo Criscito è il capitano, gioca in Russia da 7 anni ma (probabilmente)
tornerà in Italia a fine stagione. Nostalgia di casa. Ah, c’è anche Zirkhov,
uno dei tanti enfant prodige rimasti tali. Pure a 34 anni. Quando arrivò al Chelsea fu protagonista (in negativo) di uno dei
più brutti riti di iniziazione della storia dei Blues. Quando arrivi lì devi
cantare, Ancelotti racconta: “Un orrore, non azzeccava una nota. Dopo pochi
secondi volavano già i primi pezzi di pane…”. Gregario da spogliatoio, è uno
che fa gruppo. Alla fine è un talento. Lista infinita: Ivanovic gioca titolare e in carriera ha vinto tutto. Esperienza. Kranevitter, invece, sembra aver trovato il suo posto nel mondo.“Volante de contención” alla Mascherano. Dopo Siviglia ha scelto il freddo e sembra gli abbia fatto bene. Rigenerato. Paredes al suo fianco, preso per 23 milioni dalla Roma per far girare la squadra. Un play. 5 gol fin qui, miglior stagione in termini di reti. Il presidente Fursenko stravede per lui fin dal ritiro in Austria. Come per Rigoni, top scorer in Europa con 6 gol, uno che a 7 anni già “calciava con entrambi i piedi”. Ha un tatuaggio dedicato al nonno e uno a sé stesso: un leone sulla schiena.
Lo Zenit è in Italia e ci si chiede dove possa arrivare, quali traguardi possa raggiungere. E' una squadra "cool" con tante individualità con una storia da raccontare. Vacanze romane e testa all'Europa League adesso. Mancini ha fiducia per la gara di ritorno: “Si può recuperare la sconfitta per 1-0 dell'andata”. E si può fare il salto di qualità. C'è tutto. Potenzialità, talento, progettualità e fondi. Bellezza intrinseca. Serve pazienza. Roma non è stata costruita in un giorno. Monet non ha dipinto a vent'anni il Ponte Giapponese.