KOKORIN E' DIVENTATO GRANDE
Sarà per il Mancio in “globetrotter mode”. Nuova sfida da vincere lontano dall'Italia. O per un Kokorin finalmente maturo, leader tecnico e prolifico. Con uno “spasìba” – si fa per dire – a quel triste passato da poeta maledetto del pallone, figlio di festini e auto di lusso. Quest’anno ha segnato 18 gol, Capello ne sarebbe fiero (ai tempi della Dinamo Mosca lo propose alla Roma). Kokorin ha capito che a 27 anni bisogna crescere. In campo e negli atteggiamenti. Nel 2016 – insieme a Mamaev - “festeggiò” l’uscita della Russia dall’Europeo con una serata a Montecarlo. Un riassuntino: comprò 500 bottiglie di Brignac da 500 euro l’una, finendo su Youtube. Fate voi i conti. In patria venne criticato ed escluso dalla Nazionale. Ora è cambiato. Ma ogni tanto torna bambino con qualche ragazzata standard: al matrimonio di un suo amico si è fatto fotografare con una pistola. Kokorin style. Prendere o lasciare, lo Zenit non può farne a meno. Mancini l’ha esaltato: “E' un talento assoluto”. La Nazionale conta su di lui.