Classe, forza e compattezza
Il Belgio ha tutto. Tutto. Non c’è un reparto in cui la squadra di Roberto Martinez possa definirsi scoperta. Con quest’ultimo che ha potuto addirittura permettersi di lasciare a casa Nainggolan: un lusso per pochi. Quando si ha un portiere tra i migliori al mondo come Courtois; una difesa a 3 fisica ma capace di giocare il pallone composta da giocatori del calibro di Vertonghen, Kompany e Alderweireld e un centrocampo ed un attacco che non hanno certo bisogno di presentazioni è tutto più semplice. Inutile ribadire come sia dalla metà campo in su che i diavoli rossi fanno davvero paura, soprattutto considerando le numerose alternative. Una squadra ordinata e disciplinata, poi. Compatta. Che sa difendersi quando la partita lo richiede e colpire quando c’è da far male (basterebbe riguardarsi il match col Brasile). In tutti i modi. Costruendo gioco o ripartendo a 1000 all’ora in contropiede. Con un attaccante come Lukaku abilissimo a giocare sia da 9 sia di muoversi per favorire gli inserimenti dei compagni. Non solo fisico ma tanta intelligenza calcistica. Con alle spalle un maestro d’orchestra d’eccezione come Kevin De Bruyne capace di collegare centrocampo e attacco come pochi altri al mondo.