Due scudetti, l'esordio in Champions League, tanti ex compagni ancora adesso amici. Non sarà mai una partita come le altre, Juventus-Sassuolo, per Federico Peluso. L'ex terzino bianconero, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato del passato bianconero ma anche del presente e del futuro con il Sassuolo: "Il ricordo più bello con la Juve? L'esordio in Champions League a Glasghow. Vittoria 3-0 e assist a Matri per il primo gol. Di Torino mi manca soprattutto lo Stadium, il valore aggiunto della Juve. Intimorisce gli avversari. Ma anche noi ne abbiamo uno di proprietà: siamo orgogliosi di questo e cerchiamo di riempirlo sempre di più". Magari nelle notti europee: "È stata una sorpresa per tanti, non per noi che viviamo questa realtà tutti i giorni e sappiamo quanta programmazione e quanto lavoro c’è dietro. Risultati così non sono mai frutto della casualità. I dirigenti me lo dissero subito che il loro obiettivo era l'Europa. E in fretta".
Europa da affrontare con Berardi in squadra: "Quando ti chiama la Juve fai fatica a dire di no. Anche se lui non ha detto no, ha deciso di rimanere a Sassuolo e noi ce lo godiamo: è straordinario, quando si sentirà pronto al grande salto lo farà. Ha preferito un altro anno qui perché aveva bisogno di continuità". Anche se domani a Torino non ci sarà: "La vittoria dell’anno scorso? Fa storia a sé. È stata una bella scintilla, da lì la Juve si è ricompattata ed è andata dritta allo scudetto. Quest’anno ha fatto un mercato importante, per batterla ci vorrà la partita perfetta. Fare gol a Buffon allo Stadium non è mai facile, ma possiamo riuscirci".
"Rivedrò tutti gli ex compagni con piacere. Abbiamo una chat con cui ci teniamo in contatto. Era un grande gruppo e questo fa la differenza. È per questo che la Juventus domina in Italia da 5 anni. La Champions? Possono vincerla. Hanno una rosa ampia, in Italia non hanno rivali e cercheranno di sfatare il tabù Champions".