Pellegrini in semifinale di Champions: toh, chi si rivede. Sì, l’allenatore cileno, da queste parti, non è una novità (ma nemmeno un’abitudine!). I precedenti? Il Villarreal dei miracoli, stagione 2005/06, quando si qualificò tra le prime quattro squadre d’Europa a discapito… dell’Inter! Probabile sussulto dei nerazzurri, una pagina di storia che vorrebbero dimenticare. Invece andò proprio così. Dopo la sconfitta per 2-1 a San Siro, il ‘submarino amarillo’ riuscì a vincere 1-0 al Madrigal, stesso risultato ottenuto da Pellegrini questa sera all’Etihad contro il malcapitato PSG. De Bruyne eroe di serata come lo fu Rodolfo Arruabarrena in quella notte di Champions, anche se il paragone tra un giocatore costato 55 milioni di Sterline ed un difensore vecchio stampo sembra essere un po’ azzardato. E pensare che fu sempre grazie allo tesso Arruabarrena che Pellegrini, ai tempi, raggiunse i quarti di finale battendo i Rangers negli ottavi. L’avventura terminò poi in semifinale per mano dell’Arsenal, ma l’arrivare fino a quel punto se non fu come vincere la competizione, poco ci manca. Riquelme, Forlàn, Senna, Cazorla… Tacchinardi. Che giocatori. Momento nostalgico. Logico, con una rosa attrezzata come quella del Manchester City, gridare apertamente al miracolo dopo aver raggiunto questo risultato risulterebbe quasi blasfemo. Eppure, parlando di miracoli, Pellegrini andò vicino a realizzarne un altro sempre in Champions, nel 2012/13, col Malaga, quando fu estromesso a fatica dalla competizione dal Borussia Dortmund: 0-0 alla Rosaleda e vittoria dei ragazzi di Klopp per 3-2 al Westfalenstadion. Non arrivò in semifinale, ma uscì a testa altissima. E chissà che, parlando di prime volte, quest’anno possa addirittura raggiungere la finale. Mission impossible? Può darsi, ma in Champions mai dire mai. E dopotutto, visto il prossimo avvento di Guardiola, non sarebbe affatto male come regalo di congedo. Nel frattempo, rieccolo in semifinale. Bentornato, Manuel Pellegrini.
di Alberto Trovamala