L'esaltazione di Pecchia. Le difficoltà del Milan di Fonseca (Le parole nel post partita). Le due facce della stessa partita con il Parma a farla da padrone per gran parte della gara, soprattutto nel primo tempo, e a capitalizzare nella ripresa una ripartenza orchestrata, manca a dirlo, da Almqvist e Cancellieri, i due ultimi arrivati in casa gialloblù. L'ha vinta 'Don' Fabio con la forza delle idee e del gioco, oltre che con la capacità di inserire pedine fondamentali per portare dalla sua parte il risultato. L'ha fatto davanti al suo maestro, Rafa Benitez, presente sugli spalti del "Tardini" per seguirlo da vicino e, perché no, fargli auguri dal vivo e non con un semplice messaggio su whatsapp. Dall'altra parte non è bastata la reazione nella ripresa con la rete di Pulisic e le palle gol avute in serie nei primi 10' del secondo tempo per evitare una sconfitta. Una partenza difficile dei rossoneri, qualche fischio dal settore ospiti all'indirizzo dei giocatori ma siamo soltanto ad agosto è c'è tutto il tempo per vedere un altro Milan nelle prossime settimane.
Parma, il regalo di Pecchia
"Voglio un regalo dai miei ragazzi". Così ha detto in conferenza, alla vigilia della gara, Fabio Pecchia (oggi è il suo compleanno n.d.r.) e il regalo è arrivato davvero. Una prova maiuscola da parte della sua squadra fatta di grande sacrificio ma anche di qualità e umiltà. Tutte qualità che una neo promossa deve saper mettere in campo anche al cospetto di un avversario superiore sulla carta e non solo. Il campo, però, ha emesso il suo verdetto e il 2-1 è sembrato giusto per quanto si è visto sul terreno di gioco del "Tardini". L'approccio alla gara, accorto e attento, lo sviluppo delle azioni con il vantaggio dopo pochi minuti firmato Man. Voleva vedere questo l'allenatore gialloblù. "Dobbiamo mettere in campo le nostre caratteristiche". E questo ha ottenuto. Nemmeno sulla spinta maggiore da parte dei rossoneri il Parma ha tentennato. Nessuna paura nonostante l'età e l'inesperienza di alcuni dei giocatori in campo. La squadra ha chiuso stramata ma ha gettato il cuore oltre l'ostacolo per portare a casa un successo importante. Vero, siamo soltanto alla seconda giornata, ma chi ben comincia...
Fonseca e le difficoltà del Milan
Discorso diverso dall'altra parte della medaglia. Il Milan è apparso ancora lontano da una condizione ottimale. Nonostante i diversi cambi di formazione apportati da Fonseca rispetto al Torino non è riuscito a vedere quanto di buono è stato fatto nelle amichevoli precampionato. In primis l'approccio alla gara perché, ancora una volta, la difesa rossonera si è fatta trovare subito impreparata e si è fatta prendere d'infilata dalla manovra dei gialloblù. Il primo tempo è stato da dimenticare perché i rossonri non hanno saputo creare veri e propri pericoli dalle parti di Suzuki (un tiro da fuori soltanto).
Nella ripresa c'è stata la reazione, il gol ha dato un po' di verve ma poi ha concesso il fianco, con la squadra tutta riversata in avanti, alla ripartenza del Parma. Una difesa troppo alta che ha dovuto rincorrere e alla fine l'ha pagata. Non è tutto da buttare, certo è che una partenza così brutta il Milan non l'aveva dalla stagione 2008/09 quando perse le prime due partite contro Genoa (2-0) e Bologna (2-1). C'è tanto lavoro da fare per Fonseca, ma la stagione è appena all'inizio e quando anche i nuovi si inseriranno allora sì, si potranno fare valutazioni più approfondite.