Controllo di petto, pallone all’incrocio. Per Leonardo Pavoletti esultanza strozzata e mani al cielo, a chiedere scusa sotto a quella che per due anni è stata la ‘sua’ Gradinata Nord: quindicesimo gol in stagione, cinquantesimo in Serie A, miglior score personale di sempre e salvezza matematica raggiunta per il suo Cagliari. Ma anche un Genoa sempre più coinvolto nella corsa per restare in Serie A. Una domenica dolce e amara per ‘Pavogol’, sulla quale l’attaccante è tornato oggi raccontando un episodio speciale.
“Potrei parlare di una grande salvezza in rossoblù o del mio record di gol, ma ci sarà tempo. Ci tengo invece a raccontare un episodio di ieri. - le parole affidate da Pavo ad un post su Instagram - Dopo la partita, uscito da Marassi, anche in punta di piedi per paura di prendere qualche insulto, mi avvicino all’auto del mio amico per tornare a casa... quando si avvicina un gruppo di tifosi del Genoa che non conoscevo, visibilmente amareggiati per la partita, che iniziano ad abbracciarmi, a ricordare vecchi bei momenti passati insieme in quello stadio e per finire... mi offrono anche da bere! Eh sì, non credevo ai miei occhi... questo è il calcio che amo..che oltre i colori e gli stemmi è motivo di amicizia e aggregazione! Grazie”.
A quelli che per due anni sono stati i suoi tifosi, avversari per centottanta minuti all’anno, ma nemici mai! Ieri colpiti dalla dura legge dell’ex, e dal gol “alla Batistuta” come commentato dal compagno di Leonardo Pisacane, ma per sempre legati a Pavogol per le emozioni vissute assieme.