La 30esima giornata di campionato andrà in archivio questa sera dopo il ‘Monday-night’ tra Inter e Sampdoria. Intanto si inizia a guardare al prossimo mercato, e in un’intervista rilasciata a Il Messaggero, l’agente Federico Pastorello, fa il punto sui suoi assistiti. Quello dal futuro più incerto sembra El Shaarawy: “Stephan vuole rimanere alla Roma. Si trova bene nella Capitale ed è felice. Lui ha solo bisogno di continuità, può dare ancora tanto. Tutti si aspettano qualcosa in più e perché lui è fortissimo e nemmeno lui lo sa”.
Da El Shaarawy a Antonio Candreva, esterno dell’Inter: “A gennaio è arrivata un’offerta importante dall’Inghilterra, ma l’Inter non ha alcuna intenzione di lasciarlo andare via e Antonio non vuole lasciare la squadra che diventerà molto presto l’anti-Juve. Solo l’Inter, per esempio, potrebbe permettersi di spendere 100 milioni per Mbappé”.
Capitolo Juventus con il possibile ma non certo rinnovo di Asamoah : “Non abbiamo ancora parlato di un prolungamento, sta crescendo tanto dal punto di vista delle ambizioni: non esiste una squadra dove non possa giocare titolare.
C'è chi dall'Italia non andrebbe via e chi farebbe di tutto per tornarci: "Cerci rientrerebbe volentieri in Italia. Vuole calcare con continuità il campo nell’anno del Mondiale. Nelle prossime settimane parleremo con l’Atletico per capire le prospettive, visto che non ha mai giocato. Rossi vuole un club importante per dare il meglio di sé. Il suo è un calcio molto tecnico, avrebbe più facilità ad esprimersi in una grande squadra che in una medio-piccola. Stiamo cercando l’opportunità giusta. I problemi fisici sono alle spalle: da due anni si allena regolarmente".
Infine su Monchi, futuro direttore sportivo della Roma: “E' l’uomo giusto per rappresentare un club così importante in Italia. Sono sicuro che porterà le sue idee, quelle di un grande talent scout: ha il fiuto per scovare giocatori meno conosciuti per poi farli diventare dei campioni. Da questo punto di vista, la Roma ha scelto il meglio che il mercato internazionale potesse offrire. Ricordo i trasferimenti di Konko, De Sanctis, Guarente e la gestione di Maresca. E’ di parola, rispetta sempre l’accordo in corso di trattativa. Molto coerente, non ha mai travalicato le possibilità del club. La politica di gestione della società veniva sempre prima rispetto all’interesse di un singolo giocatore. Sono contento dell’arrivo in Italia di un serio professionista”.