L'irruzione di tre individui mascherati durante la conferenza stampa di Giorgino la dice lunga sullo stato d'animo del Parma. Si dice che sia stata, per stessa ammissione dei protagonisti, una mossa per dimostrare solidarietà nei confronti di Yves Baraye: il calciatore ha indossato un passamontagna dopo il gol contro la Ribelle che gli è valso un doppio giallo, tradottosi automaticamente in un turno di squalifica che non permetterà al senegalese di giocare la gara dell'anno. Poco male, Apolloni ha un buon mazzo di carte dal quale proverà a pescare il jolly, per chiudere il discorso campionato e proiettarsi direttamente su quella che sarà la prossima cavalcata, giungendo presto nel calcio che conta. Il tecnico, contro i romagnoli a meno dieci, che intanto fanno pretattica e si nascondo dietro una apparente depressione da 'caccia al secondo posto', ritrova il suo perno, quel mastino di Davide Giorgino che contro la Ribelle ha saltato l'impegno perché squalificato.
Riposato, con il codino sistemato, il centrocampista ritroverà il campo piazzandosi di fianco a Miglietta, permettendo a Corapi di avanzare il raggio d'azione e sistemarsi sulla tre quarti per dettare i tempi e pressare alto, inserirsi e lanciare in profondità i compagni. Davanti, con Baraye ai box, ci sarà spazio per Musetti (cinque gol) che sta meglio di Guazzo, e che nelle gerarchie ha superato ormai il collega. Nel 4-2-3-1 di Apolloni ci sarà spazio per Melandri, ex della gara, e per uno tra Sereni e Mazzocchi, sugli esterni ovviamente, a completare il terzetto offensivo alle spalle della prima punta.
Uno scontro al vertice un po' atipico, dato che tra le due squadre ci sono dieci punti di differenza è che il Parma potrebbe anche considerare un altro risultato oltre alla vittoria. Ma ci sarebbe anche da dire che, in caso di vittoria, verrebbe messa la parola fine ad un campionato già scritto e in tasca, che solo la squadra di Apolloni potrebbe perdere. Il Forlì ha l'obbligo di vincere per rimanere appeso con le unghie allo specchio che riflette l'immagine di una squadra che a inizio stagione nessuno avrebbe immaginato di trovare fino a questo momento: un punto in due gare, con il morale appena sopra la tacca dell'uno e con l'obbligo di centrare l'unico risultato. Gadda potrebbe dover fare a meno di Nocciolini, ma assicura che i suoi puntano a vincere solo per arrivare al secondo posto. Obiettivo: fare lo sgambetto al Parma.
di Guglielmo Trupo