Palermo ancora sconfitto, ma il presidente Zamparini tiene duro, in attesa di possibili svolte societarie: "Sto cercando di vendere il Palermo ai cinesi, sono in trattativa da 4-5 mesi, ne ho avute anche con americani, ma voglio vendere veramente, ho 75 anni". cosi' il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ai microfoni di 'Radio anch'io sport'. In attesa che la vendita si concretizzi bisogna fare i conti con un campionato difficile: "Cerco di realizzare la migliore gestione possibile", ha spiegato Zamparini che si è anche detto "fiducioso nella ripresa" della sua squadra che attualmente si trova in piena zona retrocessione.
"De Zerbi? Mi auguro arrivi alla fine del campionato. Gli manca esperienza, Di Marzio gli è vicino per aiutarlo. Me lo indicano come un tecnico di grande valore, so che sta lavorando bene - ha aggiunto il presidente - i gol che prendiamo sono frutto di inesperienza e di un andazzo italiano a non copiare il football americano. Spero che nei team dei tecnici ci siano gli allenatori settoriali, per attacco, difesa, calci piazzati. Noi paghiamo tanto la mancanza di Vazquez e Dybala, non adeguatamente sostituiti; i giovani non sono ancora usciti. Quando arrivò Vazquez, fu messo fuori per i primi sei mesi di B. Dybala, quando arrivò, giocò pochissimo con Gattuso e Gasperini. Abbiamo Lombardo, Sallai, Balogh, verranno fuori, loro come un tecnico giovane come De Zerbi. Lo dico a me stesso 'è buono, non farlo fuori', come dissi a suo tempo a Squinzi quando esonerò Di Francesco".
Zamparini si sofferma sulla partita di ieri: "Il Milan? È la squadra di Montella. Noi non possiamo giocare alla pari, non si vince ai punti: serve non prendere gol e farli. Noi ne prendiamo tanti: ieri sono stati un po' sfortunati, come l'arbitro che non vede due rigori nel finale... E' stato sfortunato ma ieri il Milan non ha praticamente fatto gol su azione. Però ieri Suso è stato lasciato libero dieci volte: va marcato, De Zerbi imparerà a sistemare queste cose anche col rientro di Gonzalez e Rajkovic".