Zero alibi e testa solo al campo. Se da una parte in casa Palermo le vicende giudiziarie tengono banco con l'inchiesta della Procura di Caltanissetta, dall'altro lato la squadra ha solo un pensiero in testa: la partita di domani contro il Benevento. Un match con una valenza non indifferente per i rosanero che vogliono tornare a vincere dopo il pari contro il Verona che ha comunque soddisfatto Stellone per l'atteggiamento: "Dopo quel match eravamo tutti arrabbiati - ammette l'allenatore del Palermo - questa è la mentalità giusta, la squadra si è resa conto di essere forte".
Una consapevolezza acquisita nelle ultime settimane visto che con l'allenatore romano i rosanero ancora non hanno conosciuto la sconfitta. Quello di domani, però, sarà un test importante per mantenere ancora la vetta: "Non dobbiamo fermarci - prosegue Stellone - il Benevento con la vittoria di settimana scorsa si è rilanciato e si trova a cinque punti da noi. Li rispettiamo perché quasi tutti giocavano in Serie A lo scorso anno ed hanno un ottimo allenatore". Una sfida in panchina, inoltre, tra due ex bomber come Stellone e Bucchi, coetanei accomunati da un passato al Napoli e con la professione bomber: "Bucchi è un allenatore preparato e bravo - aggiunge - Lo scorso anno non è stato fortunato nella parentesi di Sassuolo".
Il Palermo dovrebbe presentarsi con un 4-3-1-2 con la coppia Nestorovski-Puscas di nuovo in campo dal primo minuto, supportati da Trajkovski. Una formazione che potrebbe variare in base allo schieramento del Benevento, ma con una certezza: non avere alibi per le vicende extra campo. "Quanto sta accadendo non deve toccarci minimamente - conclude Stellone - La squadra domani andrà in campo con l'obiettivo di aumentare il margine dalle squadre che stanno sotto. Non creiamoci alibi, pensiamo a fare una partita importante".
Giovanni Mazzola