Alla fine è rimasto a Palermo. I tre milioni offerti dal Torino non hanno fatto vacillare Zamparini, che ha deciso di tenere Rispoli in rosa e di chiudere così una telenovela partita dal termine della scorsa stagione: "Non faccio né il dirigente, né l'allenatore, né il presidente - ammette Rispoli - non ho chiesto nulla, la società mi ha solo chiesto di ripartire con me, perché questo è sempre stato il pensiero del presidente. A 29 anni era giusto che io e la società facessimo delle valutazioni, sono rimasto perché il presidente crede in me e sono orgoglioso della sua fiducia, perché fino all'ultima giornata è arrivata un'offerta importante da parte di una società come il Torino. Questo dimostra che il Palermo vuole ripartire e ritornare immediatamente in Serie A".
Una volontà condivisa, soprattutto ripensando alle difficoltà della scorsa stagione: "Per me la retrocessione è stata una grandissima delusione, ci tenevo tanto a giocare tanto in Serie A e con questa maglia, ci tengo ancora oggi e ho dimostrato i miei valori sul campo. Questa ferita si sta rimarginando. La delusione è stata tanta, ma riparto con la convinzione di poter tornare protagonista, questo è il mio primo obiettivo. Devo dare un segnale importante, io credo in quel che si può fare quest'anno. Zamparini ha fatto di tutto per trattenermi, significa che crede in me in un momento della carriera in cui non sono più un ragazzino. Mi ha tenuto qui nonostante una offerta importante del Torino, questa è una ripartenza e so cosa significhi giocare in Serie B. Si incontreranno delle difficoltà, serve equilibrio e consapevolezza di avere un'ottima squadra. Il presidente ha rinunciato anche ad offerte per altri compagni di squadra, a dimostrazione di quanto ci creda. Ha messo su una squadra competitiva e l'inizio ci lascia ben sperare, ha fatto il suo dovere tenendo lo zoccolo duro dell'organico con giocatori che possono fare la differenza in Serie B, anche dopo una stagione negativa. Dimostreremo quello che siamo".
Una sfida da affrontare con un allenatore esordiente, che non si è tirato indietro quando ha dovuto bacchettarlo. Le parole di Tedino sulle "distrazioni" di Rispoli, però, sono servite da stimolo per il difensore: "Le situazioni di mercato distolgono l'attenzione, ma l'impegno e la voglia non sono mancate. Io non ho rimpianti, anche retrocedendo ho fatto tutto quello che dovevo fare, non posso rimproverarmi nulla. Questa è la cosa principale, poi col presidente ho un rapporto aperto e non abbiamo nascosto nulla. Tutto è stato fatto apertamente. Tedino è una persona molto intelligente, capisce certe dinamiche. Siamo esseri umani, è normale che l'allenatore debba sapere quale fosse la situazione e con lui ho parlato quotidianamente. Adesso però non si deve pensare al passato, io riparto con grande voglia e devo ripagare la fiducia dei tifosi. Ogni volta che vado in giro mi mostrano affetto e stima, devo ripagare in campo quello che loro mi danno fuori".