"Ho capito solo una cosa, ci vedono come una squadra forte e ci temono". Fabio Lupo passa all'attacco e punta il dito su tutte le avversarie del Palermo in Serie B. Quelle che, in larga maggioranza, hanno votato contro il rinvio delle partite da disputare in concomitanza con gli impegni delle nazionali. Impegni che vedono coinvolti sette titolari della squadra rosanero, numero che sarebbe potuto salire a otto senza l'infortunio di Aleesami, e che di fatto privano di Tedino di mezzo organico per quattro sfide di campionato. La prima (col Brescia alla seconda giornata) è passata, la seconda sta per arrivare. Domenica col Parma i rosa avranno a malapena gli uomini da portare in panchina per i tre cambi e il direttore sportivo denuncia l'arroganza mostrata dagli altri rappresentanti presenti in Lega: "Non c’è stata una motivazione plausibile, il commissario parla di vuoto normativo sebbene le NOIF citino esplicitamente nei loro principi l'obbligo di schierare la migliore formazione possibile. Si ferma persino la Primavera, qui ci troviamo di fronte a delle ragioni risibili e in futuro potrebbe essere pure peggio, perché ci sono selezionatori che mi hanno contattato per informarmi di possibili nuovi giocatori convocabili".
In giornata il Palermo si è espresso in maniera diretta con un comunicato nel quale si chiede l'aiuto delle istituzioni extracalcistiche per poter trovare una soluzione: "Chiediamo alle Istituzioni palermitane, in primis al Sindaco della Città di Palermo, a quelle siciliane ed a quelle politiche nella figura del Ministro per lo Sport, di intervenire per sollecitare gli Organi sportivi a colmare una grave lacuna: il Palermo Calcio, essendo retrocesso dalla Serie A, ha in organico oltre dieci giocatori convocati dalle proprie Nazionali, dei quali almeno otto titolari in Prima Squadra. I regolamenti prevedono che il Club si impegni a mettere in campo la migliore formazione possibile: orbene, questo ci è impedito in maniera grave. Abbiamo segnalato anche le date per i possibili spostamenti delle gare in oggetto, soluzione fattibile ed in passato applicata per la Juventus e per particolari partite in concomitanza di eventi non previsti o per ragioni di Ordine Pubblico. Chiediamo a Leoluca Orlando ed a tutte le Istituzioni che hanno a cuore la giustizia nei confronti del Palermo Calcio di intervenire presso gli Organi sportivi preposti, in primis il Presidente della FIGC".