"Rizzo è stato un colpo del direttore Baccin, lungimirante nel riscattarlo dal Torino - racconta l'attuale responsabile del settore giovanile del Palermo Sandro Porchia - Ha grandissimi valori morali e tecnici. È già pronto, può fare un grande percorso perché ha la testa sulle spalle". Porchia e Scurto si sono ritrovati a Palermo uno al fianco dell'altro dopo essersi ritrovati da avversari anche in campo. Era il 24 ottobre 2008, match di Serie B tra Grosseto e Treviso terminato con il punteggio di 4-1: da una parte Porchia con la maglia biancorossa, dall'altra Scurto in maglia biancoceleste. "Scurto è stato bravo da giocatore, ma ha un talento da allenatore - racconta Porchia - per me potrà fare tanta strada".
Intanto il Palermo guarda al presente con un occhio anche alla programmazione, elemento cardine nel lavoro di Porchia che attende di conoscere il suo futuro visto il contratto in scadenza: "Ancora non ho parlato con il club - ammette - Sono del Palermo e lavoro per loro e per il futuro. Nel settore giovanile è giusto programmare, poi la società valuterà il mio lavoro. La mia priorità, ad oggi, resta il Palermo Calcio". Una società che sta puntando sui talenti locali, anche se alcuni di loro stanno facendo i conti con problemi fisici: stiamo parlando di Antony Angileri (difensore classe 2001 rientrato dopo un anno alla Juventus) e Antonino Gallo, già sotto contratto con il Palermo e secondo gli addetti i lavori il giocatore di maggiore prospettiva tra i rosanero, come testimonia l'interesse della Roma che la scorsa estate provò a strapparlo al Palermo. Il club siciliano, però, sta puntando anche su giocatori "extra siciliani". Si tratta di due giocatori arrivati in prestito dall'Atalanta, l'attaccante Louka ed il portiere 2001 Avogadri, già convocato in prima squadra visto l'infortunio di Alastra.
Tra i pali, però, c'è anche una scommessa, si tratta del maltese classe 2000 Rashed Al-Tumi. Un gigante di 18 anni alto quasi due metri che già in passato era entrato nel radar di società importanti come il Leicester per il quale aveva svolto un provino nel 2015. "Al-Tumi ha una struttura fisica imponente, sa stare in mezzo al gruppo e lavora bene - aggiunge il direttore Porchia - È introverso, ma simpatico. È arrivato a Palermo un anno e mezzo fa, abbiamo puntato molto su di lui ed è una scommessa per noi". Una scommessa che finora sta ripagando, visto anche il clean sheet contro la Juventus a Vinovo. Un punto di partenza e non un punto d'arrivo per un Palermo che non vuole smettere di stupire.
A cura di Giovanni Mazzola