Mercato chiuso senza acquisti finali, Goldaniga e Gonzalez squalificati e una salvezza distante dieci punti. Lo scontro diretto tra Palermo e Crotone parte sotto il segno dei problemi per Diego Lopez, che vuole però giocarsi tutte le carte a sua disposizione: "Non voglio parlare degli assenti, voglio parlare di quelli che ci sono, non cerco scuse su chi manca e chi no, dobbiamo vincere con quello che si ha. Col Crotone è una partita da vincere perché la situazione è complicata, ma l'obiettivo non cambia. Domani dobbiamo andare a vincere. Possiamo mettere anche mettere subito dentro una linea verde. L'ho detto quando ho accettato che credo nei ragazzi e in questa squadra. La società ha deciso che non trovando giocatori giusti era meglio continuare con quelli che si ha e sono d'accordo. Allenando ho visto ragazzi che hanno una grande potenzialità, è una situazione complicata, ma avevo una situazione complicata a Bologna e li ho fatti crescere".
Zamparini ha ipotizzato un possibile cambio di modulo, soluzione che Lopez sposa in pieno: "A centrocampo ci possiamo arrangiare e trovare altre soluzioni. Si potrebbe fare un 4-2-3-1 perché ci sono buone basi, sia a Cagliari che a Bologna ho giocato con il trequartista e due punte, ma qui è diverso". Uno schieramento che potrebbe favorire le tante mezzepunte presenti in rosa: "Diamanti la scorsa settimana non era disponibile, ma può giocare da trequartista ed è disponibile. Silva ha qualità e tecnica, entrambi hanno molte qualità e possono migliorare, come altri ragazzi del nostro gruppo". Un Palermo più offensivo per alimentare la speranza della rimonta: "Penso che tutti abbiano la speranza di riaprire il campionato e la lotta salvezza. Stiamo lavorando per questo, ma allo stesso tempo so che questa partita può dare un segnale importante al campionato". Sarà dunque un Palermo diverso rispetto a quello visto a Napoli: "L'importante è che la squadra non perda mai la fiducia, il Napoli è una squadra con la "S" maiuscola e la squadra ha lottato. La cosa che ho detto ai ragazzi e che mi è piaciuta è che quando abbiamo preso gol non ci siamo disuniti".
Lo sarà anche perché ha perso un elemento come Robin Quaison, un giocatore di difficile sostituzione date le sue qualità: "Non ci sono altri giocatori come Quaison, abbiamo giocatori con altre caratteristiche. Ho detto che la settimana scorsa bisognava puntare la porta, inutile andare là per prendere pallonate. Ci siamo difesi bene, ma abbiamo anche sbagliato vari contropiede importanti. Si tratta di capire anche le caratteristiche di questa squadra, con Balogh, ad esempio, devi andare fino in fondo e andare al cross, perché queste sono le sue caratteristiche". Sarà importante anche l'umore dopo quanto visto al "San Paolo", in particolare quello di Posavec, protagonista in negativo con un errore decisivo: "Ha preso gol, ma non ha abbassato la testa e ha fatto subito una parata importante, incarnando lo spirito della squadra, l'errore lo può fare chiunque, ma l'importante è rialzarsi".