"Non è la mia prima volta in Sicilia, adesso ho completato il giro", è così che Nicola Salerno si presenta nelle vesti di direttore sportivo del Palermo. La chiusura di un cerchio, dopo essere passato da Messina, Catania e Licata, ma anche per l'amicizia che lo lega a Maurizio Zamparini. Impossibile dire di no ad un amico in difficoltà: "Per me è un onore essere a Palermo. Sono contento di trovarmi qui. Adesso viviamo una situazione di difficoltà ma possiamo farcela. Non è nel mio DNA arrivare in momenti facili. Precedentemente non sono venuto perché avevo altri impegni, come quando andai a Leeds. Quella inglese è stata un'attività diversa rispetto ai miei quarant'anni di lavoro. Ora non me la sono sentita di negare la mia collaborazione a Zamparini e spero sia proficua".
Per esserlo, bisogna vedere un Palermo attivo sul mercato, dove Salerno cercherà di muoversi alla caccia di gente d'esperienza: "Sul mercato abbiamo margini di manovra da squadra di serie A, ma bisogna trovare i giocatori giusti. Al di là del miglioramento individuale, qui serve compattezza. Se si fanno due o tre risultati si acquista morale e la città si gasa. Sono sempre stato abituato a lavorare in acque non calme. A Catania e Cagliari ho spesso trovato momenti di tensione. Adesso devo cercare di mettere a posto questa situazione". Una squadra da migliorare, ma non da rivoluzionare: "La squadra non è scarsa, pensavo che la vittoria di Genova potesse dare continuità, ora serve subito un risultato positivo". Anche per mantenere Corini ben saldo sulla panchina rosanero, come lo stesso Salerno ha consigliato a Zamparini: "Al momento abbiamo pensato di non dare un altro scossone, mi auguro che Corini possa fare risultati e andare avanti, spero anche in un po' di fortuna. Se Zamparini mi ha fatto il contratto non è certo per farmi una cortesia. Sono sicuro di poter lavorare con lui nel migliore dei modi. Io parlo quotidianamente col presidente e con l'allenatore, anche perché non ho seguito tantissimo il campionato italiano in questo periodo".
Il tempo per riaggiornarsi non è mancato a Salerno, che ha le idee chiare soprattutto in uscita: "Per Hiljemark c'è una trattativa in stato avanzato: probabilmente andrà via. I giocatori che prenderemo devono essere buoni e dare credibilità, non possiamo già pensare ad una retrocessione. Pensiamo nell'immediato. Dobbiamo cercare di prendere giocatori pronti, che conoscono il campionato. Bisogna dare sicurezze alla squadra". Intanto è arrivato Toni Sunjic, giocatore che inizialmente sembrava essere stato bocciato da Salerno: "Anche gli altri giocatori non li ho scelto io - ribatte il neo ds rosanero - vedremo cosa ci potrà dare. È possibile che qualcuno vada via. Quando ci sono certi risultati negativi può essere utile cambiare qualcosa nello spogliatoio. La squadra strutturalmente può essere migliorata con giocatori che conoscono bene il campionato". Non dovrebbe essere Quaison il partente, anzi. Zamparini sembra intenzionato a rinnovargli il contratto in scadenza a giugno: "Ci sono buone possibilità. So che ha delle richieste e ricordo di averlo trattato sia a Cagliari che a Leeds. Valuteremo in questi giorni".