Il futuro del Palermo è ormai segnato. La ripartenza dalla Serie D sembra l'unica strada possibile, nonostante la proprietà continua a non arrendersi. Il tutto al termine di una giornata dove la famiglia Tuttolomondo non ha dato visione dei pagamenti fatti ai giocatori, ancora in attesa dei bonifici e pronti a dare battaglia anche in via legale. Intanto c'è una macchina che si è messa in moto, quella per stabilire il futuro del club rosanero. In testa c'è il sindaco del capoluogo Leoluca Orlando, che oggi ha anche incontrato una rappresentanza dei dipendenti del Palermo, già all'opera per trovare il gruppo che ripartirà dalla Serie D.
"Se dovessi comunicarvi l'elenco degli sms ricevuti non basterebbe una conferenza stampa - racconta il primo cittadino - Seguirò le procedure previste dalla Figc e dalla Lega. Sceglieremo con criteri di grande trasparenza chi prenderà la società, garantendo il percorso che inizieremo. Finora siamo nelle condizioni di chi è bloccato da una situazione senza fine. Chiederemo un piano triennale a chi prenderà il Palermo. Ho ricevuto anche una telefonata da Massimo Ferrero".
Proprio il presidente della Sampdoria sembra uno degli imprenditori in prima fila per rilevare il Palermo, ma il sindaco Orlando non chiude le porte a nessuno annunciando un bando pubblico ed una commissione che sceglierà il gruppo più idoneo per un piano triennale. "È una procedura che già ha praticato lo scorso anno il Bari che ha vissuto una esperienza simile con un fallimento della società - aggiunge - Questa mattina ho parlato con il presidente Gravina e mi ha detto che non sono stati fatti gli adempimenti necessari per l'iscrizione in Serie B".