Testa al Palermo e alla salvezza. Giancarlo Gonzalez spegne sul nascere ogni ipotesi di un addio alla Sicilia, dopo un'estate vissuta con la valigia in mano e continui interessamenti provenienti dalla Russia: "Penso al Palermo - ha ammesso il difensore costaricano -. Ho un anno e mezzo di contratto e nessuno della società mi ha chiamato. Si è parlato tanto di mercato ma non ho saputo niente. Ho la testa al Palermo e alla salvezza. Voglio dare il massimo. Non so nulla sulle voci di mercato, la mia testa è al Palermo, lo scorso anno abbiamo fatto una grande salvezza e quest'anno dobbiamo lottare ancora per farcela". Una lotta alla quale è tornato a partecipare, dopo i problemi fisici di inizio stagione: "Gli ultimi sei mesi ho avuto due infortuni. Possono capitare, ma sono rientrato e mi sento bene. Ovviamente sono a disposizione per dare una mano alla squadra anche fuori dal campo. Sento che serve tanta esperienza e tranquillità. Dobbiamo lavorare tutti al massimo".
Si parte subito con uno scontro diretto, la difficile trasferta di Empoli: "È una finale per entrambi. Vogliamo giocarla come una finale, sono tre punti fondamentali per iniziare bene l'anno. Siamo vivi e abbiamo ancora tanta strada davanti. Ci sono tante partite, ma dobbiamo pensare domenica dopo domenica. Andiamo ad Empoli per prenderci i tre punti". Quello che è mancato nell'altro scontro diretto, disputato nell'ultima giornata del 2016 contro il Pescara. Il rigore di Biraghi ha spento i sogni di immediato sorpasso da parte dei rosa e Gonzalez ci mette la faccia, proprio lui che quel rigore allo scadere lo ha causato: "Ci ho pensato tanto - prosegue il centrale - è una di quelle giocate che ti porti dietro per una settimana. Non ho rimpianti però, ho scelto di andare in scivolata e alla fine non è andata bene. Io però sono tranquillo perché ho fatto di tutto per non prendere gol. Non cerco l'alibi dell'infortunio: ho semplicemente pensato che la scivolata fosse la scelta migliore".
L'importante è voltare pagina. Il Palermo vuole farlo trovando sul mercato i rinforzi giusti, soprattutto in difesa. Gonzalez, in tal senso, attende i nuovi arrivi a braccia aperte: "Serve gente che voglia dare una mano a far salire questa squadra. Chi vuole venire è ben accetto". Quel che non va giù al costaricano è veder puntare il dito contro l'intero reparto arretrato, anche a causa dei troppi gol subiti: "Si difende e si attacca in undici, se prendiamo gol è colpa di tutti. Rispettiamo il pensiero del presidente (che ha definito la difesa inguardabile, ndr) ma a calcio si gioca in undici". Lo spirito di squadra adesso sembra essere tornato, grazie anche alla spinta emotiva data da Eugenio Corini: "Corini ci ha dato tranquillità, ovviamente i punti hanno aiutato. Speriamo di andare avanti così ogni domenica"