Tabù sfatato e vetta della classifica conquistata. Per il Palermo è una domenica di metà novembre da sogno, quella che segna il sorpasso sul Pescara che al "Barbera" perde con un netto 3-0.
I rosanero di Roberto Stellone riescono a sfatare un tabù, quello delle tre vittorie consecutive. In campionato il Palermo non riusciva a vincere tre partite di fila dalla stagione 2013-14, quando sedeva Beppe Iachini sulla panchina siciliana. Quell'anno si concluse con la promozione in Serie A, quella che spera di raggiungere Stellone per completare il compito incompiuto
"Non pensavo di raggiungere in così poco tempo il primo posto in classifica - racconta Stellone - Sono felice per la prestazione, per la vittoria e per lo spirito di sacrificio della squadra. L'obiettivo è riprenderci quanto non abbiamo preso l'anno scorso".
Una partita impostata diversamente da parte dell'allenatore rosanero, passato al 4-4-2 a conferma di una squadra camaleontica, cambiando per la sesta volta consecutiva l'undici iniziale. Uno scacco matto contro la squadra di Pillon che finora fuori casa non aveva perso alcun match. "Ci è mancato qualcosa negli ultimi venti metri - ammette l'allenatore del Pescara - ma non ho rimpianti, abbiamo perso contro una grande squadra".
Il Palermo, inoltre, ha potuto riabbracciare una buona cornice di pubblico rispetto a quanto visto in questo inizio stagione. Record di pubblico con 9.222 spettatori presenti al Barbera: soltanto sfiorato il muro delle diecimila presenze, complice una serata con altri grandi match (vedi Milan-Juventus e Boca-River). Una serata atipica visti i primi dieci minuti di silenzio da parte dei tifosi per onorare la memoria delle vittime del maltempo dei giorni scorsi nella provincia di Palermo. Da qui ripartono i rosanero che dopo la pausa avranno altri due 'esami' tra Verona e Benevento.
Giovanni Mazzola