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Data: 12/11/2016 -

Palermo, Diamanti sta con De Zerbi: "Vive di calcio 24 ore al giorno, ora testa al Bologna"

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Partire dalla panchina, per Alessandro Diamanti, è quasi una novità. In un Palermo che senza le sue invenzioni non riesce a creare granché in attacco, però, anche il turnover è stato necessario. Ecco perché Roberto De Zerbi ha dovuto usarlo col contagocce nelle ultime due partite ed ecco perché Diamanti, da leader vero, ha accettato serenamente la sua decisione: “Mi sento molto bene, mi alleno sempre con grande voglia e professionalità. Io mi preparo sempre per giocare 90 minuti, ma poi sceglie l'allenatore. Sono a sua completa disposizione, con lui ho un ottimo rapporto e faccio quello che mi chiede”. C'è stima e c'è soprattutto fiducia, qualcosa da non dare per scontato dopo cinque sconfitte consecutive: “Io vivo tutto con estrema positività, mi alleno tutti i giorni per farmi trovare al meglio. Qui tutti mi vogliono bene e non vedono l’ora di festeggiare con me. I risultati sono una cosa a sé rispetto alle prestazioni, commettiamo dei piccoli errori che costano caro. Quando si prende gol la colpa è di tutti, come in caso di vittoria. Queste defaillance le stiamo pagando care: commettiamo degli errori e li paghiamo al 100%. Ho passato momenti così ed è sempre andata bene alla fine, bisogna affrontare le difficoltà senza abbassare la testa e reagendo".

L'esperienza di Diamanti è fondamentale per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione: “La prima qualità per non retrocedere deve essere lottare su ogni pallone. In caso di sconfitta non bisogna abbassare la testa, perché la domenica dopo c’è sempre la possibilità di recuperare dall’errore fatto". E poco importa se ogni settimana la lista degli indisponibili si allunga, con Rajkovic nuovamente ai box ad affollare nuovamente un'infermeria stracolma: "La sfortuna non esiste - taglia corto Diamanti - gli infortuni in questo mestiere sono quasi all’ordine del giorno”. Niente negatività, dunque, in vista di una settimana che vedrà il Palermo in ritiro a Coccaglio per preparare la sfida con Bologna. I rosa porteranno dietro soltanto la voglia di invertire il trend dell'ultimo mese: "E i giacconi - ammette ironicamente Diamanti - visto che siamo abituati a queste temperature (ride, ndr)”.

Una battuta, tanto per dimostrare che lo spirito del gruppo è rimasto intatto rispetto a quest'estate. Lo si vede anche in campo, con un'intera squadra pronta a fare da trampolino di lancio per Simone Lo Faso, diciottenne all'esordio in massima serie: “Lo Faso è un ragazzo sveglio e svelto, io cerco di stare vicino a lui e viceversa. Lui mi chiede consigli, quando un giovane vuole migliorare significa che è sulla strada buona. Ha un grande talento, deve sfruttarlo restando concentrato e coi piedi per terra per diventare un giocatore importante. Deve capire tante dinamiche da subito, altrimenti c’è il rischio di perdersi. Lui è intelligente e con la voglia di migliorare”. Con un allenatore come De Zerbi, poi, c'è tanto da imparare: "Pensa alla squadra 24 ore su 24 e vive per il suo lavoro con entusiasmo e passione che non avevo mai visto. Lui è una persona che dice le cose che pensa, senza fare giri di parole". Proprio come Zamparini, col quale Diamanti ha "un rapporto normalissimo con stima”. Finora è riuscito a resistere a cinque sconfitte di fila, ora tocca a Diamanti e compagni regalargli una gioia in questo periodo nero.



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