"Due indizi sono una coincidenza" diceva Agatha Christie, ma se il protagonista è Leo Stulac diventano una prova. Dallo Spezia alla Cremonese, un'altra partita del Palermo decisiva dal centrocampista sloveno con un calcio di punizione a tempo scaduto.
L'ha fatto al 104° minuto contro i liguri, gol più tardivo nella storia della Serie B, si è ripetuto nel Boxing Day, stavolta regalando tre punti fondamentali alla squadra di Corini.
Quando c'è da battere una punizione nei minuti finali, Stulac è una certezza. Ma non solo per quello visto che nei quattro gol stagionali ha segnato di destro, di testa e su punizione. Lo sloveno ha trovato meno continuità nelle ultime cinque partite (83 minuti complessivi), ma il contributo è stato decisivo con l'assist per Graves contro il Como e il gol-vittoria contro la Cremonese.
"Quando ha calciato ho ripensato allo Spezia, ma era lontana pensavo più a una deviazione di Soleri - ha ammesso Corini in conferenza stampa - Leo si è fatto trovare pronto. Oggi l'abbiamo vinta insieme perché i cambi sono stati determinanti. Stulac è un giocatore molto importante".
La fabbrica del gol e una fiducia ritrovata
La vittoria contro la Cremonese restituisce serenità al Palermo, cancellando la delusione per l'amaro pareggio contro il Como. I rosa hanno conquistato 8 punti nelle ultime quattro partite, segnando complessivamente 12 gol con sette marcatori diversi. Una fabbrica del gol per rilanciare le ambizioni di promozione dei rosanero, adesso a -3 punti dal secondo posto.
"Abbiamo visto quanto è equilibrato questo campionato, bisogna star dentro - ha concluso Corini - Pensiamo già al Cittadella con la voglia di competere. A fine campionato poi tireremo le somme".