Gol contro il Bari e primo posto riacciuffato. Il Palermo si gode Coronado, l’uomo in più dei rosanero, quel piccoletto con la magia nei piedi: “Dobbiamo essere consapevoli di essere i più forti ma restando umili – ha dichiarato proprio il brasiliano in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport -. La Serie B è strana. Domenica era uno scontro diretto e siamo stati bravi. Non era semplice farlo in uno degli stadi più caldi della B. Siamo 25 titolari, se vogliamo andare in A non possiamo mollare di un centimetro contro nessuno a prescindere da chi scenda in campo. Zamparini, il d.s. Lupo e Tedino sono stati molto bravi ad allestire una rosa così ampia e completa. Ora dobbiamo andare in fuga, finora non ci siamo riusciti”. Solo gol belli per il brasiliano anche se “in verità vorrei farne molti di più normali” sulle orme di giocatori come Miccoli, Pastore e Dybala: “Vorrei lasciare come loro un segno nella storia di questo club. Il mio sogno è giocare in A, per me Palermo è un’opportunità che non posso farmi sfuggire”. Poi, sulla vicenda giudiziaria con l’ombra del fallimento all’orizzonte: “Pensiamo solo al campo e lo abbiamo dimostrato, al resto ci pensa la società che ci ha rassicurato. Dobbiamo tornare in Serie A, il resto non conta”. L’intervista integrale su La Gazzetta dello Sport.
Data: 12/12/2017 -