"Chi gliel'ha fatto fare?", una domanda che a Palermo in tanti si pongono riguardo alla decisione di Eugenio Corini di accettare l'offerta del club di Zamparini. Una squadra ultima in classifica e con una striscia di sconfitte consecutive portata a quota nove, una situazione talmente difficile da far venire dubbi a chiunque. Non all'allenatore bresciano, che invece a Palermo ha intenzione di continuare con le sue idee: "Non ci ho mai pensato perché ero consapevole di tutto sin dall'inizio. Nei miei primi dieci giorni ho lavorato su vari livelli, con la Fiorentina stavamo quasi portando a casa un punto con il Chievo una serie di difficoltà, ma quando un uomo si prende una responsabilità deve dare il meglio di sé. Spero che dal punto di vista del mercato tutto si possa risolvere al meglio. Sono certo che la società fare di tutto per risolvere questo problema e sarà un bene per noi e per rinforzare la squadra".
Prima dei rinforzi, però, servono i punti. A partire dalla trasferta col Genoa, sfida tanto cruciale quanto difficile: "Ho cercato di capire come e dove dobbiamo migliorare. Ho lavorato dal punto di vista emotivo perché dopo una serie interminabile di sconfitte questi ragazzi vanno sostenuti e stimolati. Questo è il momento in cui abbiamo due partite fondamentali da disputare. Il Genoa è un'ottima squadra e lo sappiamo, ma siamo consapevoli che se giochiamo con la stessa grinta di Firenze possiamo portare qualche punto a casa e per poter vincere quella "finale" che di disputerà tra noi ultime squadre della classifica". Proprio dopo il match del "Ferraris", il Palermo dovrà vedersela con due dirette concorrenti, ovvero Pescara ed Empoli. Ad oggi, però, Corini ha altro a cui pensare: "Non dobbiamo pensare agli altri e non devono pesare i risultati degli altri. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, dobbiamo rimanere attaccati al nostro campionato. Agli altri ci penseremo dopo, perché se non abbiamo noi da dentro una spinta che ci permette di fare punti non possiamo guardare in casa degli altri".
A Genova Corini porterà con sé i dubbi sull'impiego di Diamanti: "Ha determinate caratteristiche, ho ben chiaro quello che può dare, ho ben chiaro di cosa ha bisogna la mia squadra e ho ben chiaro quando Alessandro può essere utile al nostro gioco. Il mio obiettivo è rendere la squadra solida". Magari con qualche cambio di formazione rispetto alle ultime uscite: "Io devo rispettare le caratteristiche dei miei giocatori. Ogni tanto la squadra perde equilibrio, quindi deve attaccare e difendere in modo funzionale senza perdere equilibrio. Naturalmente tocca a me valutare i giocatori per rendere omogenea e compatta la squadra. Il dato oggettivo sta dicendo che noi siamo i più scarsi, quindi io chiedo a loro" volete veramente essere questi". Le cose si cambiano solo se si è motivati e determinati. Qui non ha tempo nessuno quindi mi affiderò solo a chi mi dimostra di voler dare il massimo". Sperando anche in qualche recupero dell'ultima ora: "Chochev ha recuperato pienamente. Bouy non è convocato per scelta tecnica. In questo momento, inoltre, ci manca un giocatore determinante come Gonzalez".